
Roero DOCG
(d.o.c.g. decreto 07/12/2004 – d.o.c. D.P.R. 18/03/1985)
Vino nobile come il Barolo e il Barbaresco, il Roero è espressione del nebbiolo e porta il nome della terra d’elezione.
Con sette secoli di attestazioni storiche alle spalle (al 1303 risale la più antica citazione del nebbiolo nel Roero), questo vino si propone come alfiere della viticoltura del suo territorio.
Caratteristiche
Finezza, eleganza e delicatezza: queste le caratteristiche che le sabbiose terre del Roero donano ad un vino che si presenta da subito interessante, ma con grandi e armonici bouquet da sviluppare con l’invecchiamento.
Il profumo è intenso, pulito, con note di ciliegia marasca, ribes nero, mora e sensazioni retroolfattive di fieno e pepe.
Il sapore è caldo, asciutto, con nota vanigliata appena accennata; ricordo di tabacco e cuoio. La sensazione tannica è in leggero esubero, con finale di marmellata di lamponi.
Il disciplinare
Alla sinistra orografica del fiume Tanaro, in una cornice di colline ripide e scoscese a forma di cocuzzoli, dai terreni di colore giallo-ocra, si colloca il Roero, territorio che si identifica con un vino a Docg ottenuto dal vitigno nebbiolo minimo 95% con aggiunta di altri vitigni a bacca nera non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Piemonte, fino ad un massimo del 5%.
Il vino Roero, immesso al consumo a partire dal 1° Luglio del secondo anno successivo alla raccolta delle uve, risponde alle seguenti caratteristiche:
Colore
Rosso rubino o granato.
Odore
Fruttato, caratteristico e con eventuale sentore di legno.
Sapore
Asciutto, di buon corpo, armonico ed eventualmente tannico.
Titolo alcolometrico volumico complessivo minimo: 12,5%;
Acidità totale minima: 4,5 per mille;
Estratto non riduttore minimo: 22 g/litro.
Il vino Roero, quando viene immesso al consumo a partire dal 1° Luglio del terzo anno successivo alla raccolta delle
uve, può portare in etichetta la menzione “riserva”.
Testi tratti da “Albo Vigneti 2009” della Camera di commercio di Cuneo
Vitigni
Denominazione
Colore
Tipo
Alcohol min.
Varianti
Stabilito nel
Città di produzione
Roero DOCG: Vitigni
Il Roero DOCG è un vino monovarietale, e di conseguenza può essere prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo
Nebbiolo: minimo 95%; possono inoltre concorrere congiuntamente o disgiuntamente, le uve provenienti da vitigni a bacca rossa non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte fino ad un massimo del 5%.
Il più nobile vitigno a frutto rosso del Piemonte richiede un’accurata scelta dell’ambiente colturale e delle condizioni di allevamento. Germoglia precocemente e matura generalmente a metà ottobre. Il grappolo si presenta medio-grande o grande, piramidale alato con acini medio-piccoli dalla buccia consistente di colore blu-nero appena sfumato di violetto. Da questo vitigno hanno origine il Barolo e il Barbaresco, il... puoi scoprire di più sul Nebbiolo qui.

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