Canelli — PalazzoIrreale

Mostra: Patrick Tuttofuoco per PalazzoIrreale

L'opera di Patrick Tuttofuoco inaugura un percorso espositivo che si snoda all'interno degli spazi produttivi di Bosca, includendo anche lavori storici dell'artista

da venerdì

25 Ottobre 2024

alle 11:00

a domenica

27 Ottobre 2024

alle 19:00

Bosca presenta PalazzoIrreale, primo capitolo di un programma di arte contemporanea per raccontare, attraverso lo sguardo degli artisti, la ricchezza culturale del Monferrato, di Canelli e delle sue Cattedrali Sotterranee, Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’UNESCO.

Primo protagonista sarà Patrick Tuttofuoco dal 5 settembre fino all’ 8 dicembre.

Con una mostra monografica ripercorre gli ultimi vent’anni di attività oltre alla nuova opera site-specific, realizzata per il belvedere della sede storica della casa spumantiera Bosca.

La curatela è affidata a Giorgio Galotti.

L’opera, dal titolo Shape shifting (2024), avvia il percorso espositivo che si sviluppa all’interno degli spazi produttivi, includendo lavori storici dell’artista provenienti da collezioni private o dal suo archivio.

Composta dalle silhouette di due braccia che si intrecciano, Shape shifting si affaccia sul centro di Canelli, offrendo alla comunità un segno luminoso, fruibile giorno e notte, con l’ambizione di diventare un simbolo per il territorio.

Patrick Tuttofuoco

Patrick Tuttofuoco vive e lavora a Milano, dove è nato nel 1974.

La sua pratica è concepita come un dialogo tra gli individui e la loro capacità di trasformare l’ambiente che abitano.

Esplora le nozioni di comunità e integrazione sociale per combinare un’immediata attrazione sensoriale con il potere di innescare risposte teoriche profonde.

Tuttofuoco nella sua pratica spinge la figurazione in astrazione, usando l’uomo come paradigma dell’esistenza, come matrice e unità di misura della realtà.

Da questo processo interpretativo e cognitivo, nascono infinite versioni dell’uomo e del contesto della sua esistenza, dalle quali si generano forme in grado di animare le sculture.

Cos’è Bosca?

Bosca è un’eccellenza del territorio e una casa spumantiera visionaria.

Fondata nel 1831 a Canelli, nella regione del Monferrato in Piemonte è conosciuta anche per le sue celebri cantine, le già citate Cattedrali Sotterranee.

Ha costruito negli anni la sua identità basata sul concetto di controtendenza, con un percorso culturale autentico.

Voluto dalla Famiglia Bosca, nato da un’idea di Polina Bosca e diretto da Giorgio Galotti e Diana Berti, PalazzoIrreale vuole essere un punto di raccordo spazio-temporale tra storia, identità, luoghi e futuro.

L’obiettivo è quello di comporre nel tempo una collezione che diventi parte del patrimonio del Monferrato, contribuendo a riportare la giusta attenzione su questi luoghi.

In parallelo, il percorso di PalazzoIrreale sarà accompagnato dallo sviluppo di un archivio fotografico per tenere traccia della trasformazione degli spazi e degli interventi degli artisti.

Organizzato da

PalazzoIrreale

Inizia

25 Ottobre 2024

alle 11:00

Finisce

27 Ottobre 2024

alle 19:00

Come partecipare

Ingresso libero

Orari

Ven, sab, dom 11.00-19.00

mer e gio su prenotazione

Indirizzo: Via Luigi Bosca, 2, 14053 Canelli AT, Italia

PalazzoIrreale

Via Luigi Bosca, 2, 14053 Canelli AT, Italia
Direzioni ↝

PalazzoIrreale

PalazzoIrreale pone le sue fondamenta sull’immaginazione e su tutto ciò che nel tempo prenderà forma come una nuova narrazione di famiglia e del territorio del Monferrato. Partendo dal luogo e dalla storia che esso racchiude nella sua autenticità, si pongono le basi per un nuovo racconto con riferimento all’immaginario utopico della creazione di uno spazio, fisico e mentale, che possa contenere e ospitare interventi di artisti, opere d’arte realizzate per esso come pure opere scelte all'interno di una visione specifica. Progetto Il desiderio della famiglia Bosca di raccontare una nuova pagina degli spazi che per lungo tempo hanno ospitato, e in parte ancora ospitano, l’azienda di famiglia trova il suo sviluppo attraverso un progetto di Diana Berti (architetto e project manager) e Giorgio Galotti (gallerista e curatore indipendente).