Bassa Langa

Pedalate Partigiane #3 Monforte, La Morra e Barolo

a Monforte d’Alba

Monforte d'Alba - panorama

Questo giro non presenta particolari difficoltà, si sviluppa per 26 Km, con un dislivello massimo di 270 mt.

Va però detto che la maggior parte del percorso è in salita, per ritornare dal Gallo a La Morra, e poi di nuovo da Barolo per il ritorno a Monforte.

Partenza da Monforte

Partendo da Monforte, in uno spiazzo rialzato di fianco alla Cattedrale della Beata Vergine della neve, troviamo il sacrario dedicato ai caduti delle divisioni garibaldine.

Nelle fasi finali della guerra le campagne intorno a Monforte divennero strategiche per l’approvvigionamento di materiali da parte dei partigiani, essendo scelte dagli alleati per il lancio di rifornimenti con i paracadute. Questi lanci servivano a mantenere operative le numerose formazioni partigiane in Langa.

Uscendo dal paese in direzione di Alba, al primo bivio giriamo a destra seguendo la provinciale 9 che scende verso Castiglione Falletto.

La strada attraversa la collina di Bussia, una delle più rinomate nella produzione del Barolo.

La discesa è molto divertente, con curve strette e viste mozzafiato sulle colline circostanti.

Giunti a Castiglione Falletto, la strada si fa pianeggiante, si lascia il paese e si continua fino all’incrocio con la provinciale 3, in prossimità della cantina Terre del Barolo.

Il comandante “Arno”

Nel cortile della cantina troviamo un busto che ricorda Arnaldo Rivera, maestro elementare che nel Settembre del ’43 fece la scelta partigiana.

Si arruolò nella 14esima Divisione Garibaldi, e svolse importanti compiti legati alla gestione delle risorse sul territorio, oltre a partecipare attivamente alla difesa di Alba dopo l’esperienza dei 23 giorni di repubblica.

Fu inoltre tra i fondatori della cantina sociale nel 1958.

Una volta usciti dalla cantina prendiamo la provinciale 3 verso sinistra, ritornando nella direzione di provenienza.

a questo incrocio svoltiamo a destra, seguendo la strada che ci porterà a La Morra.

Si sale attraversando la frazione Annunziata,  che ospita alcune tra le cantine più rinomate di La Morra.

La salita è continua e abbastanza impegnativa, ma offre un’immersione tra le vigne su tutti i lati, e l’arrivo sotto la rocca del paese è spettacolare.

I caduti del 29 agosto 1944

Arrivando nel centro di La Morra da via Alba, si incontra sulla destra una lapide che ricorda i caduti del 29 agosto 1944

Fu una delle giornate più sanguinose della lotta di liberazione in Langa, in cui i partigiani della 48esima Brigata Garibaldi “Di Nanni” e quelli della brigata autonoma “Bra” vennero accerchiati da truppe della Wehrmacht e reparti di repubblichini tristemente famosi, come la “X MAS” e la “Divisione Monterosa”

I rastrellamenti durarono tutto il giorno, trasformando le colline intorno a La Morra in un campo di battaglia.

A fine giornata si conteranno 31 partigiani morti, di cui 18 solo alla cascina Averame di borgata Cerequio.

Questi ultimi furono attirati allo scoperto dal sottotenente Pei con la promessa di aver salva la vita se si fossero arresi.

Essendo ormai accerchiati, i partigiani accettarono e si arresero presentandosi a mani alzate. Vennero tutti fucilati sulla terrazza della cascina.

Le colline intorno a Barolo

Le colline intorno a Barolo

Arrivo a Barolo

Usciamo dal paese dopo il bivio al fondo di una discesa, la strada risale verso Barolo.

Sotto il cartello che indica il paese, troviamo il cippo dedicato a Giuliano Mori.

Il partigiano “Moro” si arruolò nel ’43 nella Brigata Garibaldina “Di Nanni”, partecipò a numerosi combattimenti a Roddi e a La Morra e fu presente alla presa di Alba il 10 Ottobre 1944.

Morì a Barolo il 3 Gennaio 1945, e venne insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare.

In paese merita sicuramente una visita il Castello di Barolo.

Ritorno a Monforte

Uscendo dall’abitato di Barolo seguiamo la provinciale 163 che ci porta al bivio con la provinciale 57.

Un’ultima salita abbastanza impegnativa ma breve ci fa raggiungere Monforte d’Alba.

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