Vini e vitigni
Dolcetto di Dogliani Superiore DOCG

Parlando di vitigno Dolcetto è consueto rimarcare il legame che esiste tra il paese di Dogliani e le colline circostanti. Portavoce di questo legame è stato il Presidente Luigi Einaudi che ha saputo creare stimoli determinanti per la valorizzazione e l’affermazione di questo vino che ha visto riconoscere la sua indubbia qualità con il passaggio, nell’anno 2005, alla denominazione di origine controllata e garantita.
E’ senza dubbio il dolcetto che più si avvicina alla perfezione ideale del carattere di vinosità, giovane e gioviale, fresco e fragrante, di moderata acidità, sincero e immediato, che rivela la sua nascita su i versanti forse più alti delle terre di Langa, dove trova condizioni di grande favore.
Il disciplinare di produzione prevede che il Dolcetto di Dogliani Superiore o Dogliani, all’atto dell’immissione al consumo, che decorre dal 1° novembre dell’anno successivo alla raccolta delle uve, risponda alle seguenti caratteristiche:
Rosso rubino.
Fruttato, caratteristico.
Asciutto, ammandorlato, armonico.
Titolo alcolometrico volume complessivo minimo: 13%;
Acidità totale minima: 4,5 per mille;
Estratto non riduttore minimo: 24 g/litro.