Serralunga d’Alba — Fondazione E. di Mirafiore

Scrivere in tempo di guerra

Un appuntamento che ricorda come, anche quando il mondo brucia, l’arte possa continuare a raccontare, a consolare, a costruire

da venerdì

13 Marzo 2026

alle 19:00

a venerdì

13 Marzo 2026

alle 20:30

Roy Chen - eventi

Quello con Roy Chen è il secondo incontro, dopo quello con Lorenzo Kamel e in attesa di quello con Rula Jebreal, che accende una luce sul Medio Oriente: quella porzione infuocata di terra da cui la nostra civiltà ha preso origine — e che oggi continua a essere luogo di conflitto e frattura.

Tra le voci più interessanti della cultura contemporanea israeliana, Chen vive a Tel Aviv, è scrittore e drammaturgo, e rappresenta quel volto dell’Israele non sionista, critico e coraggioso, che si ribella — spesso a rischio della propria sicurezza — alle derive politiche del suo Paese.

Arte e resistenza

Il titolo dell’appuntamento, Scrivere in tempo di guerra, racchiude il cuore della serata: una riflessione sull’arte in tempi di conflitto e sull’impegno civile che la scrittura e il teatro possono assumere nei momenti più oscuri.

Chen porterà alla Fondazione Mirafiore la sua esperienza di intellettuale che si oppone, con l’arma dell’immaginazione, alle politiche distruttive del potere. Condividerà pensieri, esperienze, aneddoti, attraversando i temi centrali della sua opera: identità, resistenza, verità.

Tra teatro, parola e dialogo

L’incontro sarà articolato in più momenti:

  • Proiezione di estratti delle sue opere teatrali

  • Lettura di brani dai suoi scritti

  • Ampio spazio al dialogo diretto con il pubblico

Non una lezione didattica, ma un momento umano e autentico, capace di alternare ironia e commozione, profondità e leggerezza.

Una voce scomoda e necessaria

Riconosciuto in patria e all’estero per la sua capacità di reinventare il linguaggio teatrale israeliano, Roy Chen intreccia la tradizione letteraria ebraica con influenze internazionali, sperimentazione linguistica e una forte carica critica.

Le sue opere — tradotte e rappresentate in tutto il mondo — lo hanno consacrato come una voce scomoda, libera e profondamente umana, capace di restituire dignità alla complessità del reale anche nei tempi più laceranti.

L’incontro sarà un’occasione unica per interrogarsi su come la letteratura, la poesia e il teatro possano ancora essere armi spirituali nei tempi di guerra: strumenti che creano ponti anziché muri, che aprono spiragli di comprensione, resistenza e speranza.

La rassegna

Un invito semplice e insieme impegnativo: esserci, informarsi, partecipare.

Fino al 18 aprile, con epilogo nella tradizionale Passeggiata resistente del 25 aprile, il teatro della Fondazione Mirafiore, immerso tra le vigne di Serralunga d’Alba, torna a essere casa del pensiero critico, della memoria e del dialogo civile.

Una nuova edizione del Laboratorio di Resistenza permanente rinnova l’appello alla partecipazione e alla riflessione.

Coltivare la complessità, custodire il dubbio, difendere la bellezza del confronto

così la direttrice Paola Farinetti ha sintetizzato la rotta, richiamando l’idea di libertà come partecipazione.

Proprio #partecipazione è la parola-guida di questa stagione, con 24 incontri in orario preserale.

Un calendario intenso, aperto da un prologo con il cardinale Gianfranco Ravasi, seguito dalla presentazione del primo romanzo di Oscar Farinetti, La regola del silenzio, introdotto in dialogo con Giulia Ichino, editor di Bompiani.

Due momenti che hanno dato il via a un percorso condiviso: quello di una comunità che sceglie di restare vigile, curiosa, attenta.

Laboratorio di resistenza permanente

Il Laboratorio di Resistenza permanente nasce per attualizzare i valori della Resistenza storica, adattandone il significato e l’eredità morale alle sfide contemporanee.

Nel corso dell’anno, il teatro della Fondazione ospita incontri, letture, spettacoli e dibattiti sui grandi temi del vivere civile.

Giornalisti, uomini e donne di cultura, scienza, economia e politica si alternano in un confronto aperto e intergenerazionale.

Questa rassegna è divenuta, dopo anni di attività, una vera comunità del pensiero, che si ritrova ogni settimana per indagare la contemporaneità, riflettere sui valori da proteggere e rinnovare l’impegno civile attraverso linguaggi accessibili a tutti.

Organizzato da

Fondazione E. di Mirafiore

Inizia

13 Marzo 2026

alle 19:00

Finisce

13 Marzo 2026

alle 20:30

Come partecipare

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito

Indirizzo: Via Alba, Serralunga d'Alba, CN, Italia

Fondazione E. di Mirafiore

Via Alba, Serralunga d'Alba, CN, Italia
Direzioni ↝

Fondazione E. di Mirafiore

La Fondazione E. di Mirafiore, voluta da Oscar Farinetti, nasce con un obiettivo primario: risvegliare lo spirito critico promuovendo la crescita culturale in un ambiente ludico e piacevole. La dicitura E. di Mirafiore sta per “Emanuele di Mirafiore”, figlio naturale di Vittorio Emanuele II e della Bela Rosin, fondatore nel 1878 dell’azienda vitivinicola Casa E. di Mirafiore (che in futuro avrebbe preso il nome di Fontanafredda), personaggio eclettico, estroso e illuminato.



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