Letture golose

Barbera d'Alba DOC: Il Territorio

Agosto 1, 2013
Vista di Cascina Gramolere adagiata su una delle colline di Monforte d'Alba

Un vitigno facile da lavorare, con una buona resa nel vigneto: i viticoltori, sino agli anni ‘50 del secolo scorso, avevano molti motivi per preferire il Barbera nel reimpianto delle vigne. Nell’Albese era senz’altro preferita al ben più nobile Nebbiolo.

Come se non bastasse, il Barbera è poco sensibile al gelo, ai venti e alle nebbie primaverili. Sopporta peronospora e oidio, poco marciume e tignola.

Matura ad inizio ottobre, e se proprio vogliamo trovarle un difetto possiamo dire che in annate difficili stenta a completare il processo di maturazione.

Germoglia in epoca medio – precoce. In autunno si riconosce facilmente per il caratteristico colore rosso violaceo che assumono le foglie.

L’uva dall’acino color viola, a forma tonda, ha la buccia ricca di antociani (malvidina in particolare), ma i vinaccioli non hanno molti tannini, mentre la polpa è ricca di acidi.

Aree di Produzione

Il vitigno Barbera è coltivato in vaste aree del nordcentro Italia.

Piemonte in particolare, ma è ben presente in Liguria, Emilia Romagna, in modeste aree anche in Toscana e Veneto.

In Piemonte è l’uva maggiormente a dimora: sono ben nove le DOC e due le DOCG, tutte le denominazioni hanno riferimenti territoriali. Sono oltre 12.800 ettari per oltre 500.000 hl.

Le DOC: Barbera d’Alba, Barbera Monferrato, Canavese Barbera, Colli Novaresi Barbera, Coste della Sesia Barbera, Colli Tortonesi Barbera, Gabiano, Rubino di Cantavenna, Pinerolese Barbera, Piemonte Barbera.

Barbera d’Asti e Barbera del Monferrato Superiore sono le sono le più recenti DOCG istuite nel 2008.

Citiamo ancora livello nazionale altre DOC: Oltrepò Pavese Barbera, Barbacarlo, Botticino, Cellatica, Colli Piacentini Gutturnio, Terre di Franciacorta Rosso.

I migliori territori del Barbera

Ogni territorio dona qualcosa al Barbera, lo sanno bene i mediatori e i commercianti. Limitiamoci alla DOC Barbera d’Alba.

Quella di MonforteSerralunga d’Alba ha molto colore, come in genere la Barbera dei paesi vicini.

Quella di Govone, Guarene e Castellinaldo ha, invece, molta eleganza.

Astigiano

Il terrior per eccellenza per la Barbera d’Asti è invece quello compreso tra i comuni di Montegrosso d’Asti, Vinchio, Vaglio, Castelnuovo Calcea, Agliano, Nizza Monferrato, Monbercelli. Qui si producono Barbere ricche di potenza, estratto, acidità, colore.

E’ il triangolo magico tra i fiumi Tanaro e Tiglione conosciuto da molti decenni dai vecchi mediatori di uve. E’ un terroir speciale in cui natura del terreno e microclima in primis, si integrano con altre valenze: storia e tradizioni, cultura e personaggi.

Il paesaggio particolare, tutto collinare con aree boschive, coltivazioni diversificate, ambiente tutelato, politiche ecologiche è sicuramente una delle zone più affascinanti del basso Piemonte.

Dal 2000 sono state legalmente definite tre sottozone molto vocate, con la possibilità di menzione di sottozona in etichetta: “Nizza”, “Tinella” e “Colli Astiani o Astiano”.

Crediti Immagini: Cascina Gramolere – Foto di Corrado Morando