Letture golose

Montelupo & Dolcetto: un amore senza fine

Aprile 6, 2016
I vini

Quella tra Montelupo e il Dolcetto è una relazione fondata sulla passione di ciascun viticoltore, una storia d’amore che dura da più di mezzo secolo, le cui radici affondano profondamente nel tessuto socio-economico del paese.

I produttori di Montelupo Albese, non perdono occasione per far conoscere il loro adorato prodotto, ed è così che lo scorso 19 marzo, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco, hanno organizzato una cena degustazione per presentare al pubblico i meravigliosi frutti della vendemmia 2015.

Il Dolcetto di Montelupo

Dolcetto

La zona di Montelupo è nota per la produzione del Dolcetto, il vitigno più diffuso in questo territorio, dal quale si produce un vino leggero e piacevole da sorseggiare che, un tempo, veniva consumato a tutto pasto e in ogni occasione.

Negli anni passati, la produzione di questo vino si è purtroppo ridotta a causa del cambiamento dei gusti che ha portato a preferire vini dal carattere più deciso e muscoloso. Molti viticoltori si sono quindi trovati ad estirpare i vigneti per passare ad altre varietà.

Un vero peccato però, perché è proprio questa l’area in cui vengono prodotti i migliori Dolcetti: è qui che clima e terreno si sposano per regalarci un prodotto senza eguali.

Come afferma l’enologo Lorenzo Tablino: “La natura del sottosuolo è, in pratica, la medesima della zona di origine del Barolo DOCG, ovvero appartenente all’orizzonte geologico elveziano con molto calcare e marne bianche. L’altitudine dei vigenti di Montelupo Albese (intorno ai 500 m s.l.m.) garantisce con i mutamenti climatici in atto condizioni temperato-fredde utili in annate particolarmente calde”.

L’unione fa la forza

Montelupo Albese

Per rivalorizzare il Dolcetto, i viticoltori di Montelupo Albese si sono stretti in una collaborazione con lo scopo di far riacquisire fama e mercato a questa eccellenza del territorio.

Già dallo scorso anno, grazie a questo spirito cooperativo, le vendite sono incrementate e il Dolcetto sta riguadagnando terreno sui mercati internazionali.

Quest’anno, per promuovere la favolosa annata 2015, le cantine hanno presentato i loro vini nelle spaziose sale del ristorante Ca del Lupo, evidenziandone le deliziose qualità dinnanzi a un pubblico che, tra appassionati, giornalisti ed esperti del settore, contava più di 200 persone.

La cena

Ristorante Cà del Lupo

Il Ristorante Cà del Lupo

Sette portate preparate e pensate dal cuoco del ristorante Ca’ del Lupo che ci ha deliziati con un menu in perfetto abbinamento con gli 8 grandi vini di Langa proposti dai produttori montelupesi, che si è concluso con un ottimo dolce accompagnato dal Moscato d’Asti 2015 della Cantina Matteo Soria di Castiglione Tinella.

Il menu

Aperitivo di benvenuto
Langhe Favorita 2015 e Chardonnay 2015 dei produttori di Montelupo

Mousse di tuma su sfoglia croccante
Dolcetto d’Alba 2015 Cantina Oriolo

Insalatina di pollo e verdurine
Dolcetto d’Alba 2015 Cantina Giachino Claudio

Crespella al radicchio e gorgonzola
Dolcetto d’Alba 2015 Cantina Marello Raffaella e Maurizio

Tajarin alla piemontese
Barbera d’Alba 2015 Cantina Marco Destefanis

Coniglio cotto in forno a legna
Patate al forno
Nebbiolo d’Alba Cantina Giorgio Sobrero

Semifreddo al fiordipanna e salsa mou
Moscato d’Asti Cantina Mateo Soria

Lo showman

Lorenzo Tablino a Montelupo

Lo showman Lorenzo Tablino intrattiene i commensali

La serata è stata condotta dall’enologo Lorenzo Tablino che, come in altre occasioni, ha intrattenuto i partecipanti all’evento con aneddoti e curiosità in tema enoico, senza tralasciare l’importante momento della degustazione guidata.

Il nostro Tablino ha sottolineato le proprietà organolettiche dei sublimi vini in tavola e ha coinvolto i viticoltori che, timidamente, si sono presentati al pubblico e hanno parlato dell’importanza del Dolcetto.

Tutti hanno enfatizzato il ruolo centrale che questo vitigno gioca nell’economia e nella cultura di Montelupo e quanto sia importante che questo vino continui a mantenere la propria autenticità e la freschezza, che lo contraddistinguono dagli altri vini prodotti sul territorio.

Insomma, una serata da non dimenticare e che, si spera, possa portare a qualcosa di grande.