Arte e cultura

Radio Fujòt quando l'aLito non fa il monaco

Febbraio 8, 2021

Per una roerina d’animo che scrive su LoveLanghe poter pubblicare questo articolo è un piccolo sogno che si realizza; concedetemi quindi qualche strappo alla regola, con una comunicazione che ogni tanto scoppietta di entusiasmo e un’intro che parte proprio da lontano.

Dovete capire: quella di cui parlo oggi non è solo una radio; nemmeno l’ennesimo progetto interessante nato in un tempo di interessi tarpati.

È la voce di una giovane provincia che borbotta malcontenta da un po’, e che interrompe la procrastinazione e dice: ora mi faccio sentire.

Radio Fujot è la voce di una giovane provincia che borbotta malcontenta da un po’, e che interrompe la procrastinazione e dice: ora mi faccio sentire.

Una provincia che a dirla tutta è già un po’ che bolle in pentola, madre di progetti silenziosi e forti come il Collettivo Artisti per Caso e Diversamente Cittabile, ma che crea per sé un nuovo contenitore (vedi nome “fujot”) in cui poter finalmente riunire le sue eccentriche sfumature attraverso musica italiana, cultura, arte, inside jokes e dialettismi.

Una radio per tutte le generazioni, per tutti i sensi dell’umorismo e con quel pizzico di trap che – aimè – a quanto pare al giorno d’oggi non può mancare (non è una radio trap, non temere, prosegui con la lettura).

Crediti foto – Radio Fujot

Dove, come, quando, chi: la nascita del progetto

L’epicentro è Canale, capitale del Roero e patria di talenti incompresi e affascinante bizzarria.

Le menti sono parecchie e tutte estremamente diverse: due speaker improvvisati, un nerd della musica, tre social media manager e una manciata di personaggi carismatici e pieni di idee.

L’epicentro è Canale, capitale del Roero e patria di talenti incompresi e affascinante bizzarria.

Lockdown, cieli grigi e (immagino) qualche bottiglia di vino… così si inizia a parlare del bisogno di espressione e della staticità culturale dei giovani.

Gli ingredienti ci sono tutti, il tempo da dedicarci pure. Gli altoparlanti del Comune installati sotto i portici – pensati per le canzoni natalizie – aggiungono benzina e si parte: il primo episodio va in onda domenica 27 dicembre 2020, dalle 11 a mezzogiorno.

Crediti foto – Radio Fujot

Fujot: il contenitore per bagna che diventa urlo samurai

Il nome è il primo elemento poetico di questo progetto che di poesia ne contiene proprio tanta: il fujot, tradizionale contenitore per la bagna caoda, diventa omaggio alla tradizione roerina, elemento che riecheggia in più rubriche.

Lo spirito della radio? Inclusione, presobenismo, voglia di smuovere le acque.

Ma non solo: con un numero di “òòò” proporzionale all’entusiasmo di chi lo pronuncia, il nome diventa anche grido di battaglia di chiunque voglia partecipare alla trasmissione, facendosi a tutti gli effetti simbolo dello spirito della radio: inclusione, “presobenismo”, voglia di smuovere le acque.

Pronuncia: [fʊ’jɔt].

Qualità che parte dalla musica

Alla musica ci pensa Ruben: produttore, Dj, diplomato all’Institute of Sonology di Den Haag e tornato in patria dopo anni tra l’Olanda e Berlino.

La selezione è 100% italiana, ma ampia che più ampia non si può, con una predilezione per il funk che tocca nuove uscite e reperti storici un attimo dopo.

Nuove uscite e reperti storici, pezzi di cantautorato e qualche pausa trap o rap, con intramezzi ballerini e tormentoni dello scorso secolo.

Inutile dire che il livello è (quasi sempre) altissimo e le poche volte che scende lo fa per accontentare gli ascoltatori più difficili; mancano all’appello però le super commercialate, perchè anche nel “non suo” il producer si impegna a mantenere un certo tono.

Si alternano quindi pezzi di cantautorato importante a trap e rap, con intramezzi ballerini e tormentoni dello scorso secolo.

Crediti foto – Radio Fujot

Le rubriche, chi più ne ha più ne metta

Sarcasmo, autoironia e curiosità a 360°: le rubriche nascono, crescono e cambiano ogni settimana, ma non deludono mai.

Qualche esempio? Le memorie del guru del folklore, Corrado Quadro, che in tutti gli episodi di “Super Quadr” condivide istantanee del Roero che fu, o “Stappa Steppy” che tra una bottiglia e l’altra ci istruisce sui vitigni autoctoni della zona.

Per non parlare del “QUESITO“, appuntamento imperdibile con il quiz di Bastimenti per vincere una super maglietta “Radio Fujot”.

Non vi racconto tutto per non spoilerare, ma cito velatamente FNews, le Pillole di Bob, lo sponsor “Giaglio: gel disinfettante all’aglio“… il tutto introdotto e commentato dai conduttori Domenico e Michele, che sembra facciano questo lavoro da una vita.

Insomma, dove si ascolta?

Per quanto riguarda la programmazione: gli episodi escono ogni domenica, in live su Twich, dalle 11 alle 12. Segui il canale cliccando qui.

Se ti perdi il live non preoccuparti! Trovi lo storico di tutti i loro episodi qui, agggratis e sempre disponibile.

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