Il sentiero si snoda per 11.5 km attorno al paese tra i vigneti e i cru più rinomati e storici del Barolo. E’ possibile percorrerlo a piedi o in mountain-bike.
Un’apposita segnaletica bianco rossa vi accompagna in questo saliscendi tra i filari, passando accanto a cascine, borghi, cantine, ex conventi, cappelle, ciabot e alberi secolari, ammirando un panorama unico e affascinante.
Seguite le indicazioni del Sentiero n.7, percorso rosso.
L’itinerario
Dall’Ufficio Turistico di La Morra scendete in direzione di Alba, percorrendo via Alba. L’itinerario inizia su un tratto pavimentato con assi di legno che costeggia un primo tratto di strada asfaltato.
Già da qui il panorama spazia tra la piana del Gallo e Castiglione Falletto.
Dopo pochi passi, all’altezza di un prunus, prendete il sentiero sterrato che, scendendo sulla destra, taglia i tornanti e si ricongiunge alla strada provinciale.
A questo punto dovete attraversare e continuare su strada asfaltata in direzione della borgata Silio.
Punto panoramico: i vigneti di La Morra, il Roero e Santa Maria
Dopo circa 250 metri vi troverete in un punto panoramico mozzafiato con vista sui vigneti di La Morra, sulle colline del Roero e sulla borgata di Santa Maria.
Oltrepassate l’area ecologica. Incontrerete un bivio: continuate a tenere la strada asfaltata oltrepassando la via sterrata sulla destra.
Da qui si può ammirare una rocca, un’area incolta e un po’ selvaggia che spicca sul paesaggio ordinato dalle vigne, e la borgata di Santa Maria, dominata dalla chiesa.
Procedete a mezza collina, molto vicini alla sommità, lasciando alle spalle La Morra, di cui ora si vedono solo i campanili delle chiese.
Con Silio in fronte, circa al km 2, deviate sul sentiero sterrato. Le vigne intorno a voi appartengono al cru Roncaglie.
L’arrivo a Santa Maria
Continuate a costeggiare i vigneti, camminando in direzione Santa Maria. La strada torna asfaltata.
Al km 3 circa incontrate un piccolo corso d’acqua: attraversatelo e iniziate a salire per entrare nella frazione dominata dalla chiesa arroccata sul punto più alto della collina.
Passate accanto alla vecchia scuola comunale e procedete sulla strada principale. Incontrerete l’Osteria del Vignaiolo, un ristorante con camere, ideale per un sosta ristoro.
Proseguite seguendo i tornanti a destra.
In direzione dell’Annunziata
In lontananza potete scorgere l’abitato dell’Annunziata, la prossima tappa dell’itinerario.
Uscendo dal secondo tornante seguite la segnaletica rosso bianca posta sui pali dei lampioni.
Girate a destra verso la Cantina Alessandria Silvio in direzione della borgata San Biagio. Qui il sentiero è segnalato, ma i cartelli sono a ridosso della svolta. Fate attenzione a non oltrepassarli.
Raggiungete quindi un bivio a T di fronte ad alcune villette: girate a sinistra.
Punto panoramico: i prestigiosi vigneti di Nebbiolo
Qui il paesaggio è più ameno, con qualche casa sparsa qua e là, e un’apertura panoramica su entrambi i lati: osservate a sinistra le colline in direzione Alba e a destra La Morra e i suoi prestigiosi vigneti di Nebbiolo.
Al km 4 circa, prendete la stradina asfaltata sulla destra. Circumnavigate l’appezzamento Bric San Biagio. Proseguite costeggiando il ruscello sulla strada divenuta sterrata.
Poco più avanti prendete la capezzagna a sinistra. Al km 5 circa svoltate nuovamente a destra attraversando il rio.
Da qui il sentiero attraversa dei noccioleti e inizia a salire, piegando in direzione di La Morra. Rientrate nel vigneto e girate verso destra.
Punto panoramico: Verduno, Roddi e il Cedro del Libano
All’altezza della quercia centenaria svoltate a sinistra e proseguite in direzione del famoso cru Gattera.
Giratevi ad osservare il panorama: alle vostre spalle vedrete il comune di Verduno e, più a destra, il paese di Roddi e il suo castello.
Alla fine della salita tenete la destra e proseguite sull’asfalto.
Ora la strada corre più o meno pianeggiante davanti alle Cantine Monfalletto di Montezemolo. Continuate e superate il bricco della collina.
Osservate il paesaggio: alla vostra sinistra vedrete il castello di Castiglione Falletto e alla vostra destra il Cedro del Libano, albero secolare di estrema bellezza piantato dai Falletti nel 1875.
Se desiderate assaggiare i vini locali, lunga la strada incontrate la Cantina Fratelli Ferrero e la Cantina Marrone.
L’arrivo a l’Annunziata
Entrate nella borgata dell’Annunziata, proseguendo per un tratto sulla strada provinciale che conduce all’Abbazia del paese, uno dei monumenti più significativi di tutta la Langa del Barolo.
La chiesa, con campanile romanico e facciata barocca, conserva affreschi settecenteschi e una lapide romana murata nel pavimento. Nelle adiacenti cantine dell’ex convento dei frati benedettini di Mercenasco si trova il museo Ratti dei vini d’Alba.
Uscendo dalla borgata poco prima del primo tornante vedrete una piazzetta alla vostra sinistra. Svoltate a sinistra sulla strada sterrata in direzione dell’appezzamento Rocche dell’Annunziata, un altro storico cru del Barolo.
Passata la Cantina Angelo Germano, il sentiero svolta a sinistra e scende verso valle. Qui il castello di Castiglione Falletto, se la giornata è limpida, sembra trovarsi a pochi metri di distanza.
L’arrivo alla Cappella del Barolo
Scendete verso sinistra e, raggiunto un bivio, sulla destra vi cadrà l’occhio sul piccolo gruppo di case della borgata Torriglione.
Una svolta a sinistra suggerisce l’attraversamento di un piccolo rio su un ponte costruito con assi di legno.
Da qui ha inizio la vera sfida. Iniziate a risalire una vigna ripida e assolata e, arrivati a mezza costa girate a sinistra per poi risalire nuovamente svoltando a destra.
Alla cima della salita, potete assistere ad un vero spettacolo: uno scenario a quasi 360° mostra Castiglione, La Morra e la sua borgata Santa Maria.
Intorno al km 7.10 la strada torna per un breve tratto asfaltata e sale verso la borgata Fontanazza.
Qui ci si trova di fronte alla variopinta Cappella di SS. Madonna delle Grazie, meglio conosciuta come Cappella del Barolo.
Costruita nel 1914, la chiesetta non è mai stata consacrata e oggi appartiene alla famiglia Ceretto. Nel 1999 è stata trasformata, così come la vedete oggi, dagli artisti Sol LeWitt e David Tremlett.
L’ultima risalita: verso Borgata Cerequio
Proseguendo, una svolta a sinistra dà spazio al mitico cru Brunate. Guardate in lontananza e godete del panorama che vi mostra il Castello della Volta e, più a sinistra il comune di Barolo.
Dopo una breve passeggiata in piano, scendete nuovamente e addentratevi nell’altro famosissimo cru Cerequio.
Ora entrate nella piccola borgata che dà il nome al noto appezzamento e che conserva una lapide in memoria dei partigiani caduti durante la seconda guerra mondiale.
Un lungo tratto ripido su strada asfaltata vi attende, ma il panorama saprà certamente ripagare la fatica. Se la giornata è limpida, riuscirete ad ammirare fino a tre o quattro file di colline che si spandono fino all’Alta Langa.
Il termine del percorso: la Cantina Comunale e il Belvedere
La strada torna in terra battuta e ghiaia e costeggia i vigneti più blasonati fino al comune di La Morra, di cui se ne intravedono i bastioni medievali.
Entrate in paese e risaliteli fino ad arrivare alla Cantina Comunale, dove potrete fermarvi per gustare un buon bicchiere di vino.
Per terminare in bellezza, vi consigliamo di spingervi fino a Piazza Castello (la piazza del belvedere) e ripercorrere con il vostro sguardo i 10 km appena compiuti.
Tratto da “La Morra – Le vigne del Barolo ed il loro sentiero” a cura della Cantina Comunale di La Morra.
Il Castello di Serralunga d'Alba
Castello di Serralunga d'Alba, Via Castello, Grinzane Cavour, CN, Italia
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