Alba — Teatro Sociale di Alba

L'avaro

Un grande classico ambientato in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano, giostrando riferimenti temporali diversi

da martedì

16 Gennaio 2024

alle 21:00

a martedì

16 Gennaio 2024

alle 23:30

Spettacolo L'avaro Ugo Dighiero
Regia

Luigi Saravo

Traduzione e adattamento

Letizia Russo

Di

Molière

Scene

Luigi Saravo, Lorenzo Russo Rainaldi

Musiche

Paolo Silvestri

Luci

Aldo Mantovani

Produzione

Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, Centro Teatrale Bresciano, Artisti Associati Gorizia

Titolo

L’avaro

Con

Ugo Dighero

E con

Mariangeles Torres, Fabio Barone, Stefano Dilauro, Cristian Giammarini, Paolo Li Volsi, Elisabetta Mazzullo, Rebecca Redaelli e Luigi Saravo

 

Ugo Dighero, si confronta per la prima volta con un grande classico, interpretando Arpagone nel nuovo allestimento diretto da Luigi Saravo.

Nella commedia di Molière si assiste a un epico scontro tra sentimenti e soldi.

Il protagonista è disposto a sacrificare la felicità dei figli, pur di non dovere fornire loro una dote e anzi acquisire nuove ricchezze attraverso i loro matrimoni.

La regia di Saravo ambienta lo spettacolo in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano, giostrando riferimenti temporali diversi, dagli smartphone agli abiti anni Settanta agli spot che tormentano Arpagone (la pubblicità è il diavolo che potrebbe indurlo nella tentazione di spendere il suo amato denaro).

 

Organizzato da

Teatro Sociale G. Busca

Inizia

16 Gennaio 2024

alle 21:00

Finisce

16 Gennaio 2024

alle 23:30

Come partecipare

€ 28,00 intero € 26,00 ridotto Poltronissima

€ 26,00 intero € 24,00 ridotto Primo posto

€ 24,00 intero € 22,00 ridotto Secondo posto

 

Indirizzo: Teatro Sociale "Giorgio Busca", Piazza Vittorio Veneto, Alba, CN, Italia

Teatro Sociale "Giorgio Busca", Piazza Vittorio Veneto, Alba, CN, Italia
Direzioni ↝

Teatro Sociale G. Busca

Il Teatro Sociale, intitolato al suo ideatore "Giorgio Busca", vanta una struttura unica in Italia: un teatro nel teatro o, meglio ancora, un teatro allo specchio, con il palcoscenico in comune a fare da ideale ponte tra due differenti epoche storiche, tra ‘800 e fine millennio.