Serralunga d’Alba — Fondazione Mirafiore
Laboratorio di resistenza: Aldo Cazzullo
Una lezione ispirata all'ultimo lavoro letterario dello scrittore e giornalista
da venerdì
23 Dicembre 2022
alle 19:00
a venerdì
23 Dicembre 2022
alle 20:30

Il laboratorio
Giunto alla sua XII edizione, torna, dopo la pausa estiva Il Laboratorio di Resistenza permanente della Fondazione E. di Mirafiore.
“Un calendario ricco, con grandi personaggi, utile per riflettere sul presente, le innovazioni tecnologiche, la guerra, la politica, ma anche, certe volte, per distrarci dagli affanni del quotidiano e farci divertire”, dice Paola Farinetti, “E poi una novità: un vero e proprio laboratorio di Filosofia, in primavera, con chi la filosofia la sa raccontare e spiegare bene, con chi ne sa far capire tutta la necessità, soprattutto oggi: Matteo Saudino, meglio conosciuto come Barbasofia”
Fino al 25 aprile il teatro della Fondazione ospiterà incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale, indagando i cambiamenti, le energie e le speranze della società di oggi.
Si alterneranno sul palco grandi nomi della letteratura, dello spettacolo, del giornalismo, dello sport e della politica per confrontarsi con quella che, ormai, è una vera e propria comunità consolidata, che riflette intorno ai valori fondamentali per migliorare il presente.
23 dicembre
Mussolini, il capobanda
Come da tradizione, nel periodo di Natale ospitiamo il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo che porta alla Fondazione Mirafiore il suo ultimo successo letterario.
Quest’anno, il libro da cui prende spunto la sua intera lezione è “Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo”.
«Cent’anni fa, in questi stessi giorni, la nostra patria cadeva nelle mani di una banda di delinquenti, guidata da un uomo spietato e cattivo. Un uomo capace di tutto; persino di far chiudere e morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che l’aveva messo al mondo».
Comincia così il racconto di Aldo Cazzullo su Mussolini.
Una figura di cui la maggioranza degli italiani si è fatta un’idea sbagliata: uno statista che fino al ’38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l’alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra.
Cazzullo ricorda che prima del ’38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: Matteotti, Gobetti, Gramsci, Amendola, don Minzoni, Carlo e Nello Rosselli.
Aveva conquistato il potere con la violenza – non solo manganelli e olio di ricino ma bombe e mitragliatrici -, facendo centinaia di vittime.
Fin dal 1922 si era preso la rivincita sulle città che gli avevano resistito, con avversari gettati dalle finestre di San Lorenzo a Roma, o legati ai camion e trascinati nelle vie di Torino.
Aveva imposto una cappa di piombo: Tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro.
Aveva commesso crimini in Libia – 40 mila morti tra i civili -, in Etiopia – dall’iprite al massacro dei monaci cristiani -, in Spagna.
Aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali.
Era stato crudele con tanti: a cominciare da Ida Dalser e dal loro figlio Benitino.
La guerra non fu un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull’altro e di una razza sull’altra.
Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini.
Anche se Cazzullo demolisce un altro luogo comune: non è vero che tutti gli italiani sono stati fascisti.
E l’antifascismo dovrebbe essere un valore comune a tutti i partiti e a tutti gli italiani.
Organizzato da
Fondazione E. di Mirafiore

Inizia
23 Dicembre 2022
Finisce
23 Dicembre 2022
Come partecipare
Prenotazione tramite modulo online
Indirizzo: Fondazione Mirafiore, Via Alba, Serralunga D'alba, CN, Italia