Dogliani — Piazza Belvedere
Festival della tv: L’arte che mette radici: dalle Masche al Chiot Rosa alla scuola di borgata di Valdibà
Un incontro che esplora l’impatto dell’arte pubblica nella rigenerazione culturale e sociale dei territori marginali
da venerdì
23 Maggio 2025
alle 18:00
a venerdì
23 Maggio 2025
alle 18:30

Il progetto Radis, promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, nasce per portare l’arte contemporanea nei contesti più marginali, intrecciando creatività, storia locale e coinvolgimento comunitario.
Attraverso pratiche di arte pubblica, residenze artistiche e interventi site-specific, si costruisce una narrazione collettiva che valorizza la memoria dei luoghi, li trasforma e li restituisce alla cittadinanza in forme nuove.
In questo incontro, si racconta il caso delle Masche, del Chiot Rosa e della scuola di borgata di Valdibà, tre esempi emblematici di come l’arte possa generare radicamento, identità e possibilità di futuro.
Curare lo spazio con lo sguardo artistico
Marta Papini, curatrice indipendente, è la mente dietro molte delle operazioni più significative del progetto.
Con esperienze che spaziano dalla Biennale di Venezia al Centre Pompidou, porta con sé una visione curatoriale attenta al dialogo tra paesaggio, comunità e immaginario contemporaneo.
Le sue scelte artistiche si inseriscono nella cornice di un’ecologia culturale, che vede l’arte come strumento di ascolto e trasformazione.
Raccontare l’arte ai territori
Nicolas Ballario, conduttore e divulgatore per Sky Arte, è il volto di una generazione che vuole avvicinare il pubblico al contemporaneo, senza mediazioni inutili.
Con il suo stile diretto e narrativo, Ballario esplora le connessioni tra arte visiva, cultura popolare e racconto giornalistico, riuscendo a rendere accessibili anche i linguaggi più sperimentali.
La sua presenza aggiunge uno sguardo critico e insieme empatico, capace di cogliere il senso profondo di un’arte che mette davvero radici.
Il festival
Dal 23 al 25 maggio 2025, Dogliani, nel cuore delle Langhe, ospita la quattordicesima edizione del Festival della TV, appuntamento divenuto punto di riferimento nazionale per il dibattito sui media, la comunicazione e il ruolo della tecnologia nella società.
La cittadina piemontese si trasforma per tre giorni in un laboratorio culturale a cielo aperto, in cui il confronto tra idee, formati narrativi, modelli di informazione e esperienze umane crea uno spazio condiviso di riflessione, scambio e ascolto.
In un contesto storico segnato da accelerazione digitale, iperconnessione e crescente polarizzazione sociale, il festival propone una pausa di senso: un invito a ripensare ciò che ci unisce davvero.
Ritrovarsi, oltre la connessione
Il tema del 2025 è Ritrovarsi, parola densa che segna un ritorno a ciò che è autentico, tangibile, umano.
Se oggi disponiamo di strumenti straordinari per essere costantemente connessi, ci accorgiamo sempre più spesso che manca la profondità del contatto, la verità dello scambio, la presenza fisica dell’altro.
Quello che sembrava la cura alla solitudine – l’universo dei social, delle piattaforme, delle identità virtuali – rischia di trasformarsi in un meccanismo che isola, semplifica, frammenta.
In questo contesto, ritrovarsi non significa solo rivedersi, ma anche riconoscersi, rallentare, condividere esperienze vere, non costruite per essere consumate da uno schermo.
Media, tecnologia e realtà
Il Festival della TV si interroga sul rapporto tra tecnologia e realtà, tra strumenti digitali e esperienza vissuta, chiedendosi se i mezzi che utilizziamo per rappresentare il mondo stiano diventando fini a sé stessi.
Rimettere al centro la comunità reale, riconsiderare la scala dei valori, significa invertire la tendenza che ci vuole spettatori permanenti della nostra stessa vita, in una narrazione continua ma superficiale.
C’è bisogno di profondità, di contraddittorio, di racconti lenti che resistano alla velocità della notifica e del feed.
Nel riconoscere la potenza trasformativa della tecnologia, il festival lancia un monito: usiamola per potenziare la realtà, non per sostituirla.
Dogliani, per tre giorni, si fa simbolo di questo riscatto narrativo, dove la presenza, la parola detta, l’ascolto reciproco diventano strumenti per costruire un futuro condiviso.
Organizzato da
IL – Idee al Lavoro srl

Inizia
23 Maggio 2025
Finisce
23 Maggio 2025
Come partecipare
Ingresso gratuito
Indirizzo: Borgata Valdiberti, 24, 12063 Dogliani CN, Italia
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