Torino — Teatro Regio

Concerto: Claudio Fenoglio

Claudio Fenoglio presenta le composizioni di Holst e Britten, contraddistinte dalla freschezza delle voci bianche

da venerdì

31 Maggio 2024

alle 20:00

a sabato

01 Giugno 2024

alle 17:00

Claudio Fenoglio, direttore
Direttore d’orchestra

Claudio Fenoglio

Orchestra

Orchestra Teatro Regio Torino

Coro

Coro di voci bianche Teatro Regio Torino

Programma
  • Seven Part-songs per voci bianche e archi op. 44, Gustav Holst (1874-1934)
  • A Ceremony of Carols per voci bianche e arpa op. 28, Benjamin Britten (1913-1976)

La freschezza delle voci bianche si pone al servizio di due protagonisti della musica britannica del Novecento, Holst e Britten, per dare vita a composizioni piene d’intimità.

Nelle Seven Part Songs del 1927, Holst esalta la natura sfuggente e mistica delle poesie di Robert Bridges attraverso i delicati intrecci delle voci acute.

A Ceremony of Carols di Britten, a sua volta, sfrutta le voci dei bambini combinate all’arpa per ricreare un’atmosfera incantata e misteriosa.

Questo lavoro del 1942 è uno dei più famosi del compositore e consiste in una serie di canti corali basati su poesie medievali che riguardano le stagioni e il mistero del Natale.

Le composizioni saranno presentate con la direzione del maestro Claudio Fenoglio, che vanta una prestigiosa carriera come direttore di cori e una lunga collaborazione con il teatro.

Organizzato da

Fondazione Teatro Regio di Torino

Inizia

31 Maggio 2024

alle 20:00

Finisce

01 Giugno 2024

alle 17:00

Come partecipare

20,00 € posto unico (10,00 € under 18)

Orari concerto

  • 20:00 venerdì 31 maggio
  • 15:00 sabato 1 giugno

Indirizzo: Piazza Castello, 215, Torino, TO, Italia

Piazza Castello, 215, Torino, TO, Italia
Direzioni ↝

Fondazione Teatro Regio di Torino

Il Teatro Regio di Torino è uno dei più grandi ed importanti teatri d'Italia, nonché uno dei più rilevanti nel panorama europeo ed internazionale. Costruito nel 1740, è stato distrutto da un incendio nel 1936 e ricostruito nel 1973; della costruzione originale rimane la facciata, attualmente parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude iscritto alla Lista del Patrimonio dell'Umanità dal 1997.