Foto by Agriturismo I Tre Poggi
Dopo aver parlato della storia del Moscato d’Asti e dell’Asti Spumante, eccoci alla seconda puntata di questa monografia, dove parleremo del territorio in cui vengono prodotti questi grandi vini.
Il territorio di produzione dell’Asti e del Moscato d’Asti si estende su 52 comuni delle province di Cuneo, Asti e Alessandria con una superficie di oltre 9000 ettari, un vasto territorio dunque in cui si possono individuare delle particolari sottozone di eccellente vocazione.
La prima si trova a Santo Stefano Belbo con Castiglione Tinella, Camo, parte di Mango e di Cossano Belbo con un Moscato dotato di un aroma di eccellente finezza e intensità.
Poi passiamo a Canelli con Colosso e San Marzano con un vino Moscato di ottimo corpo e di intenso aroma fruttato e agrumato.
Infine la zona di Calamandrana con ben 11 comuni limitrofi forma un quadrilatero con un Moscato di grande struttura e corposità. Il profumo presenta note olfattive che ricordano la frutta matura.
Nella DOCG “Asti” entrano l’Asti spumante fermentato in autoclave o in bottiglia e il Moscato d’Asti tappo raso.
Ovviamente esistono tante varietà di Moscato, però il più prestigioso è senza dubbio il Moscato Bianco, altre importanti da menzionare sono il Moscato di Scanzo, coltivato in Lombardia nel comune di Scanzorosciate e il Moscato di Alessandria o Zibibbo, vitigno originario dell’Egitto coltivato in Sicilia, per ottenere il famoso Moscato di Pantelleria.