Letture golose

Come nasce un vino rosso: dalla vite alla tavola

Novembre 10, 2014

Ecco una piccola guida illustrata su come si fa il vino rosso corredata da immagini.

Il concetto alla base della vinificazione è semplice, ma il processo cambia notevolmente a seconda di chi fa il vino e di quali tecniche vengono utilizzate: potete utilizzare le illustrazioni di seguito per scoprire passo passo come nascono la maggior parte dei vini rossi.

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#1 La cura della vite e la vendemmia

La vite inizia a produrre uva al terzo anno d’impianto, i frutti crescono solo su tralci che hanno almeno un anno di età. Per questo motivo, i viticoltori potano le vigne ogni anno per migliorare la produzione, la forma della pianta e ottenere grappoli di qualità.

#2 La pigiatura

Un’operazione necessaria per migliorare il processo di vinificazione è il diraspamento. Vale a dire la separazione dei raspi, allo scopo di ottenere un vino meno tannico. A questa operazione segue la pigiatura.

In seguito l’uva ammostata viene spostata nel tino di fermentazione: qui comincia il processo vero e proprio di produzione di alcool, grazie all’azione dei lieviti.

La pigmentazione rossa di un vino viene conferita dalle bucce (ovviamente rosse) su cui viene fatto fermentare.

#3 La trasformazione dello zucchero in alcool

La fermentazione alcolica è un processo fondamentale per la produzione del vino.

E’ uno schema estremamente complesso che si sviluppa in diverse reazioni successive provocate dagli enzimi dei lieviti, microrganismi essenziali per lo svolgimento della fermentazione, responsabili della trasformazione del mosto in vino.

I vini rossi sono in genere fatti fermentare a temperature di circa 26/30°C, mentre i bianchi a temperature leggermente più basse (circa 18/22°C).

#4 Conservazione, Affinamento, Filtrazione e Imbottigliamento

I vini rossi possono riposare per periodi diversi, che vanno dai pochi mesi fino a 4-5 anni, prima di essere imbottigliati.

Il processo di invecchiamento è molto complesso e può modificare colore, profumo e sapore del vino, variandoli sensibilmente sul piano qualitativo.

All’affinamento segue la chiarificazione, filtrazione e l’imbottigliamento. In alcune cantine sensibili a tematiche ambientali, i vini (sia rossi che bianchi) non vengono nè filtrati nè affinati con l’intenzione, da parte del produttore, di conferire maggiore identità territoriale: tali vini devono essere fatti decantare prima di venire consumati.

#5 Servizio e Abbinamenti

Mentre i vini bianchi si servono tendenzialmente a temperature più fresche (intorno ai 6-8 e i 14°C), per i rossi è preferibile alzare l’asticella del termometro, con temperature di servizio ideali comprese fra i 16 e i 20°C.

Inoltre, anche il bicchiere gioca il suo ruolo: tulipe, ISO o flute o coppa per i bianchi, ISO, calice e baloon per i rossi.

Per un abbinamento perfetto consigliamo di servire i vini rossi di media struttura con antipasti a base di carne, zuppe a base di legumi, risotti, tajarin, raviole, bistecche grigliate, formaggi a media stagionatura.

Per i rossi più strutturati invece, oltre ai formaggi molto stagionati, dovrete abbinare il piatto forte della serata: un grande secondo a base di carne o selvaggina.

tratto da una illustrazione di: jellederoeck.tumblr.com
revisione: Lorenzo Tablino
enologo e direttore responsabile della testata giornalistica Langhe.net