Anche quest’anno alla Fiera del Tartufo si è tenuto il Baccanale del Tartufo nella serata di Sabato 17 Ottobre, nel secondo fine settimana di fiera.
Il Baccanale, per chi non lo sapesse, è una festa di gastronomia e giochi a tema medievale, che comincia Sabato sera e dura fino a Domenica sera, dove i borghi del centro di Alba allestiscono giochi per il pubblico e propongono il loro menù, con piatti tipici e vini.
Devo premettere di non essere un appassionato di sagre e feste di paese in generale.
Proprio perché trovo interessante il mondo di Langa di una volta, mi sembra che spesso queste manifestazioni si riducano a delle interminabili file per prendere qualcosa da mangiare, tentando di far rivivere i bei tempi andati in modo un po’ posticcio e in fin dei conti abbastanza noioso.
Quindi con questo spirito prevenuto l’anno scorso ho partecipato al mio primo Baccanale in compagnia di un gruppo di amici.
E mi sono divertito.
Quest’anno sono tornato per vedere se fosse stato un caso… e sono stato smentito! Ecco perché:
I giochi
Innanzi tutto i giochi sono divertenti! Ce ne sono tanti, ogni borgo ne propone di diversi e hanno tutti in palio.. del vino! Sono principalmente giochi di abilità, come pescare bottiglie con una canna, fare centro con delle palle, o tirare dei cerchi per infilarli sul bersaglio. Non mancano poi giochi più assurdi, come i gettonatissimi muli.
Ecco, questo gioco è secondo me un esempio del perché il Baccanale funziona. Il gioco è semplice, bisogna gonfiare un palloncino posto in una teca saltando sul dorso di un mulo che pompa aria verso il palloncino. Sfidando altre sette persone.
Il lavoro dei volontari del borgo è notevole, in modo artigianale costruiscono un macchinario complicato e allestiscono l’area di gioco.
E poi la dinamica del gioco stesso, insieme al tasso alcolico via via crescente durante la serata, porta le persone a divertirsi prendendosi in giro e gareggiando fino alla morte.
È abbastanza difficile rimanere seri saltando come forsennati sul dorso di un mulo finto, ed è altrettanto difficile rimanere indifferenti a otto persone che lo fanno, incitate da una folla di amici e passanti.
E così, tra un gioco e l’altro si gira il centro di Alba.
Ovviamente non è una ricostruzione storica e accurata di un borgo medievale. Ma allo stesso tempo vedi che c’è un grande lavoro dietro, non ci si accontenta di far mettere una calzamaglia a dei ragazzi e appendere due drappi qua e là. Si ricrea un microcosmo coerente e coinvolgente.
I volontari del Borgo
Altra cosa fondamentale, e secondo me cardine di tutto il Baccanale, è lo spirito di chi lo crea e ci lavora.
Vedi un sacco di persone di ogni età darsi da fare perché tutto funzioni al meglio, non stanno semplicemente dietro ad un bancone a passare dei bicchieri o a cuocere delle raviole. Ovviamente il già citato tasso alcolico fa la sua parte, ma quello è simile ad altre fiere e sagre.
La differenza la vedi nella partecipazione e nella passione che ci mettono, loro per primi si divertono, e quindi ti trascinano. E intanto lavorano un sacco, tutto sommato le tanto temute file per mangiare sono molto brevi, i piatti vari e buoni, compatibilmente al contesto.
Ma di nuovo, la differenza la fanno le persone, che mentre aspetti il tuo turno ti coinvolgono nell’atmosfera di festa.
Una festa per tutti
Altra cosa notevole è che il clima da Baccanale non impedisce affatto la partecipazione di famiglie e bambini, c’è voglia di festa ma non accadono cose deliranti o inopportune per un contesto familiare. Almeno fino a una certa ora.
Insomma, il Baccanale funziona perché è un mix di cose diverse, che prese singolarmente forse non sarebbero un gran che, ma unite insieme creano qualcosa di coinvolgente.
Se vogliamo trovare una pecca, si può dire che il vino del borgo (bottiglie con l’etichetta del proprio borgo che servono in alcuni giochi come premio) non è all’altezza di una manifestazione di Alba.
Altre bottiglie acquistate e vinte durante la serata erano più che dignitose, ma il vino del borgo mi ha per un attimo spento l’entusiasmo.
Comunque vedete di non perdere il Baccanale dell’anno prossimo, sapendo anche che gli incassi dei borghi servono ad autofinanziarsi per alcuni eventi della fiera come il palio, la sfilata o l’investitura del Podestà.
Quindi ogni Euro è speso bene!