Il Barolo, vino rosso piemontese delle Langhe di estrema eleganza e personalità, nasce a metà dell’Ottocento con la famiglia Falletti (Marchesi di Barolo). Prodotto con uve Nebbiolo in purezza, è conosciuto in tutto il mondo come il “re dei vini” per la sua struttura, la ricchezza di aromi e sapori e per la sua capacità di migliorarsi nel tempo.
Dall’Azienda Agricola Gabutti-Boasso di Serralunga d’Alba (Cuneo) proviene l’ottimo vino che ho proposto ai miei amici a cena l’altra sera, il Barolo Gabutti 2006.
Dopo averlo lasciato decantare per circa 2/3 ore, eccoci pronti per la degustazione, finalmente a tavola, bandita da semplici ma gustosissimi piatti capaci di sostenerne il confronto!
Note di degustazione
Il colore è rosso granato intenso con leggeri riflessi aranciati.
Il suo bouquet è etereo, ampio e complesso, con richiami fruttati di mora, mirtillo e ciliegia accompagnate da delicate note floreali di viola e rosa appassite. Evidenti sono gli aromi speziati che affiorano in seguito all’invecchiamento, come liquirizia. pepe verde, cacao e tabacco.
In bocca il sapore si presenta pieno, intenso e molto caldo (14 gradi). Il gusto è secco e ben strutturato con una forte ma piacevole presenza tannica che ne determina la buona longevità (gode di ottima salute anche superati i 15/20 anni).
Pur essendo anche un ottimo vino da meditazione, il Barolo si accosta molto bene con salumi e formaggi stagionati o con piatti di carne rossa e selvaggina in genere come arrosti, bolliti, brasati, cinghiale al civet con polenta, spezzatini, lepre, capretto arrosto ecc…
Fondamentale nell’accostamento è far sì che vino e piatto abbinato non si sminuiscano ma si esaltino reciprocamente.
Serviamolo, previa decantazione, alla temperatura di 18/20 gradi, nell’apposito bicchiere “balloon”, in grado di sprigionarne bene tutti i profumi.
Buona degustazione!