Ore 20, la tavola è apparecchiata, gli ospiti sono arrivati, ma manca ancora qualcosa. Vado a prendere in cantina una buona bottiglia di vino rosso. Quando torno occhi incuriositi mi guardano. Mostro loro l’ etichetta: Barbera d’Alba DOC 2009 Gemma.
Spiego che esistono tre differenti disciplinari di produzione per questo vino: la Barbera d’Alba, d’Asti e del Monferrato. Il vitigno è il più coltivato in Piemonte ma lo troviamo anche nell’ Oltrepò Pavese, Franciacorta, Emilia Romagna, Campania e persino in California.
Negli ultimi decenni la qualità di questo vino è aumentata in maniera considerevole, sono diminuite le rese per ettaro e sono migliorate le tecniche di vinificazione e affinamento.
Questo vino si presenta nel bicchiere con un rosso rubino brillante: il vitigno è molto ricco di colore avendo una buona percentuale di malvidina, l’antociano più resistente alle ossidazioni.
Al naso il profumo è ampio, con sentori di frutti rossi come fragola, ribes e amarena, tipici di un vino affinato in acciaio.
In bocca il sapore è pieno e la vena acida, tratto distintivo di questo vitigno, conferisce lunghezza e freschezza. La componente tannica è invece morbida e leggera essendo il vitigno povero di tannini che rendono la Barbera meno adatta all’ invecchiamento rispetto ad un Nebbiolo.
Vino da tutto pasto, si accompagna bene con i classici primi piemontesi come i tajarin e gli agnolotti al ragù ma anche con le carni bianche o rosse, soprattutto in umido o bollite e ai formaggi di media stagionatura come il gorgonzola o il castelmagno.
Per gli amanti dei piatti forti l’abbinamento superlativo è con la bagna cauda, specialità piemontese a base di aglio, acciughe ed olio.
Temperatura di servizio: 16-18 gradi.
Questo vino è in vendita diretta on-line sul sito del produttore