Letture golose

Come la digitalizzazione ha cambiato il nostro approccio alla cucina

Dicembre 7, 2020

La rivoluzione digitale a cui abbiamo assistito negli ultimi anni ha cambiato le nostre abitudini e le nostre esigenze. Il web è un posto crudele e spietato: premia chi ne sa cogliere i frutti e, di contro, condanna coloro i quali non riescono a comprenderne per tempo le potenzialità.

Quest’oggi, pertanto, cercheremo di capire quanto la digitalizzazione, per mezzo delle migliaia di guide e tutorial che si possono trovare in giro per il web, ha profondamente cambiato il nostro modo di approcciarci alla cucina e alle tante altre attività che pratichiamo nel quotidiano.

Dalle ricette tramandate per generazioni alle guide online

Mentre in passato le ricette venivano tramandate di generazione in generazione, aggiornando e modificando nel corso degli anni il vecchio quaderno contenente gli inconfessabili segreti di famiglia, oggi la possibilità di accedere al web ha aperto nuovi scenari, permettendo anche ai meno esperti di cimentarsi in piatti tradizionali di Paesi distanti migliaia di chilometri.

Di anno in anno anche la cucina degli amatori è diventata più “internazionale” e slegata dal territorio e ciò è stato sicuramente agevolato dalle tantissime guide, che sono disponibili su internet sia sui social più diffusi come Facebook e YouTube, sia sui vari blog di cucina che riescono a sfruttare appieno questo strumento.

Quello della cucina, a ogni modo, non è l’unico universo che è stato letteralmente travolto dall’avvento delle guide digitali, ma sempre più persone si avventurano in piccoli o grandi lavori domestici, che vanno dal pitturare un infisso alla costruzione di un forno a legna, dopo aver seguito uno dei tantissimi tutorial disponibili sul web.

Allo stesso modo, sempre più aziende aggiungono alla propria offerta delle vere e proprie guide interattive che, spesso, vanno a sostituire l’assistenza clienti vera e propria svolta da parte di un operatore.

Ciò è avvenuto con le compagnie telefoniche come Vodafone che ormai prima di metterci in contatto con un operatore ci fanno intrattenere con lunghissime conversazioni con un bot o con le agenzie di scommesse come Betway Casinò che mettono a disposizione dei clienti decine di guide che variano dalla spiegazione delle regole basilari del blackjack.

Ormai sono tantissime le attività che possono essere apprese per mezzo di una guida o un tutorial a mezzo internet, ma come abbiamo avuto modo di constatare i video di cucina continuano a essere tra i più apprezzati dagli utenti.

Internet avvicina sempre più persone all’alta cucina

“Nel 2020 sette italiani su 10 hanno curato l’impiattamento”. Così recita lo spot della nuova stagione di Masterchef Italia, prossimamente in onda su Sky Italia, che da anni è uno dei talent più seguiti in assoluto.

Ovviamente non è dato sapere se questa notizia sia vera o meno ed è probabile che sia una provocazione, ma dando un’occhiata alle decine di foto di piatti cucinati e postati sui social dai nostri amici e conoscenti ci viene da pensare che questa stima sia addirittura al ribasso.

Il “merito” della ricercatezza e della raffinatezza nell’impiattamento, della riscoperta dei prodotti genuini a chilometro zero e degli alimenti di qualità, è sicuramente attribuibile per la maggior parte a due dei giudici gastronomici più famosi d’Italia: chef Cannavacciuolo e Chef Barbieri.

Entrambi, oltre a essere sovraesposti dal punto di vista mediatico, sia per mezzo dei programmi da loro condotti che per mezzo delle numerose pubblicità di cui sono protagonisti, hanno avuto il merito di avvicinare l’alta cucina al “popolo”, sia dal punto di vista metaforico che dal punto di vista pratico.

E così, nella sua Villa Crespi, a Orta San Giulio, lo chef Antonino Cannavacciuolo riesce a proporre a prezzi relativamente accessibili una cucina che è il perfetto mix tra i prodotti del territorio piemontese – il “tonno vitellato” ne è la massima espressione – e quelli della Penisola Sorrentina suo territorio d’origine.

Dal canto suo Bruno Barbieri, unico cuoco italiano a detenere ben sette stelle Michelin, anche durante il lockdown ha continuato a tenere compagnia ai suoi follower su internet postando numerose ricette che in totale hanno fatto registrare milioni di visualizzazioni.

La digitalizzazione ha sconvolto il nostro modo di intendere la cucina, ma non necessariamente ciò deve essere percepito come un dramma. Il web offre a ristoratori, produttori, agricoltori, e persone impegnate nel turismo delle enormi opportunità e chi sa coglierle, alla fine, fa la differenza.