Il Wimu, Museo del Vino di Barolo, è un un percorso multimediale alla scoperta di tradizioni, storia e personalità che hanno fatto la storia del Piemonte e dell’Italia, contribuendo nell’800 a portare il vino Barolo sulle tavole dei regnanti d’Europa.
La visita si snoda attraverso quattro piani e 25 stanze, in un’atmosfera evocativa in equilibrio tra luce e buio. L’allestimento concepito dallo svizzero François Confino, uno dei più apprezzati allestitori museali a livello mondiale, è stato pensato per essere una “discesa in profondità nella cultura del vino”.
La visita inizia dall’ultimo piano per raggiunge i sotterranei del Castello che un tempo ospitavano le vecchie cantine d’invecchiamento delle prime botti di Barolo ed ha una durata media di circa 1h e 30 minuti.
Perché visitare il Wimu?
Il percorso museale è una visita attiva, divertente e ben accessibile anche a persone con disabilità motorie: qui si interagisce con gli allestimenti tramite vista, olfatto, mani, piedi: un museo dedicato al vino con queste peculiarità, unico almeno in Italia, è in grado di catturare l’interesse anche dei visitatori più giovani.
Qui celebra il lavoro dell’uomo che con il contributo di Tempo, Stagioni, Luce e Oscurità, ha disegnato le geometrie di queste colline.
Visitare il Wimu
Raggiunto il centro di Barolo, si raggiunge il Castello Comunale Falletti che domina l’abitato. La biglietteria è situata accanto all’ingresso.
Si prende l’ascensore e si raggiunge il terzo piano dove la visita ha inizio.
Piano Terzo – I Tempi del Vino
I primi ad amare il vino furono le divinità: qui si fa il loro incontro. È il piano dedicato alla natura, alle stagioni, alla notte ed al buio delle cantine dove il carattere del vino ha tempo di maturare.
Da non perdere: Il carosello Les très riches heures du Duc de Berry (1411-1416).
Piano Secondo – Il vino nella storia e nelle arti
Si parte da lontano: dalla Mesopotamia si raggiunge all’Egitto, la Grecia e l’Impero Romano. Si passa attraverso il medioevo fino all’800, scoprendo le influenze del vino nell’arte, nella musica e nella letteratura.
Piano Primo – Il Castello e i Falletti
Il piano nobile del castello è interamente dedicato alle figure di spicco della famiglia falletti: il marchese Carlo Tancredi e sua moglie Juliette Colbert. Trovano spazio figure di spicco del Risorgimento Italiano: Silvio Pellico e Camillo Benso Conte di Cavour, ma anche volti di paese che rivivono in sagome a grandezza naturale ritrovando la parola.
Da non perdere: Il banchetto dell’armonia (Salone delle quattro stagioni)
Piano Interrato: il Collegio Barolo ed il Tempio dell’Enoturista
La Filantropia della marchesa Giulia si concretizzò nell’istituzione del Collegio Barolo, nato per l’istruzione dei ragazzi più poveri della zona. Adiacente a questa sala si trovano gli storici ambienti del tinaggio.
Mentre la visita volge al termine ci si può soffermare all’Enoteca Regionale del Barolo nata nel 1982 e ben rappresentata da oltre 200 produttori, prestigiosa vetrina della produzione vinicola degli undici comuni che costituiscono la zona di produzione del “re dei vini”.
Guarda l’intervista a François Confino (lingua francese con possibilità di visualizzare i sottotitoli).
Orari e Contatti
Lunedì – Domenica: 10.30 – 19.00
Ultimo ingresso: 18.00
Tel. + 39 0173 38 66 97
Fax + 39 0173 38 07 14
Durata della visita: 1h e 30 minuti
Crediti Foto: Federico Carpino
Wimu Museo del Vino
WiMu Museo del Vino a Barolo, Castello Comunale Falletti di Barolo, Piazza Falletti, Barolo, CN, Italia
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