Cuneo — città
Cuneo Montagna Festival
Talk, film, libri, laboratori per parlare di montagna ma non solo: i formaggi Alte Terre, un docufilm, la storia di un grande alpinista e molto altro
da sabato
20 Maggio 2023
alle 09:30
a sabato
20 Maggio 2023
alle 23:30
Torna dopo due anni il festival che parla di montagna e non solo.
Programma 20 maggio
Ore 18:00 Degustazioni: Assaggi di formaggi – Alte Terre DOP
All’Open Baladin si terrà una degustazione, guidata da un Maestro Assaggiatore ONAF, di tre eccellenze casearie delle Alte Terre Piemontesi: Murazzano, Ossolano e Roccaverano DOP aaa.
L’ONAF, Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio, è nata a Cuneo nel 1989 proponendo, prima in Italia, l’utilizzo della tecnica dell’assaggio quale strumento di promozione dei formaggi di qualità tra un pubblico sempre più ampio e preparato.
L’attività dell’ONAF è imperniata innanzitutto sulla realizzazione di corsi per assaggiatori e maestri assaggiatori che dal 1991 si tengono con lo scopo di promuovere, diffondere, ampliare e valorizzare la cultura del formaggio e delle produzioni lattiero-casearie alla luce delle metodologie di assaggio più avanzate e della considerazione del prodotto caseario come espressione della tradizione e della realtà del proprio territorio.
Alte Terre DOP nasce come forma aggregativa tra consorzi di tutela di piccole dimensioni che hanno l’esigenza di “fare rete” tra piccole produzioni di montagna del settore lattiero-caseario a marchio DOP per comunicare quelle che sono le caratteristiche specifiche dei prodotti come qualità, tracciabilità, genuinità, esclusività, la loro eredità culturale e la sostenibilità.
Obiettivo dell’associazione è quello di educare il consumatore ad un gusto più genuino ottenuto senza processi industriali e conservanti.
All’interno di Alte Terre DOP ci sono alcune delle più rinomate e peculiari denominazioni facenti parte del settore lattiero caseario piemontese: Murazzano DOP, Roccaverano DOP e la recente DOP riconosciuta dell’Ossolano.
Oltre alle DOP casearie, Alte Terre ha tra i propri associati l’unica DOP italiana riso riconosciuta: il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP.
Ore 18:30 Libri: Se non dovessi tornare: la vita bruciata di Gary Hemmings
In collaborazione con
scrittorincittà
Con
Enrico Camanni, autore del libro
Modera
Maurizio Dematteis
Nel 1983 ne scrivo per la prima volta sulla “Rivista della Montagna”.
Trent’anni dopo ho deciso di scrivere il romanzo di Hemming, perché mi sembrava il momento.
Erano passati oltre cinquant’anni dalla sua scomparsa, molti suoi compagni se n’erano andati, ma qualcosa in più di lui si sapeva e soprattutto era chiaro il suo ruolo nella storia alpinistica degli anni Sessanta.
Ma a me interessava l’uomo, più che l’alpinista, e volevo raccontare esattamente gli ultimi tre anni, quelli meno noti, o addirittura ignoti, perché ero affascinato dal passaggio dalla fama all’autodistruzione.
Mi interessava la parabola del successo che snatura e sgretola le persone fragili come Gary.
Enrico Camanni
Per alcuni Gary Hemming incarna lo spirito del Sessantotto, anche se probabilmente lui stesso faticava ad amare il suo tempo.
La sua è una figura imprescindibile nella storia dell’arrampicata moderna, non solo per la sua tecnica di scalata innovativa, ma soprattutto perché fautrice di una filosofia di rispetto della montagna rivoluzionaria e attualissima.
Alpinista fuori da ogni schema, sensibile e irrequieto, l’americano che scalava le Alpi divenne una leggenda in seguito allo storico salvataggio di due scalatori tedeschi bloccati sul Petit Dru, la parete più dura del Monte Bianco, il 23 agosto 1966.
Il 3 settembre dello stesso anno un grande articolo pubblicato su “Paris Match” rese i suoi protagonisti degli eroi.
Ma quell’impresa significò molto di più: gli americani del Monte Bianco – come furono liquidati sbrigativamente Hemming, Harlin, Robbins e gli altri, senza capire veramente chi fossero e senza sciogliere i misteri della loro filosofia di scalata – introdussero in Europa le avvisaglie di una leggenda che andrà crescendo soprattutto negli anni Settanta del Novecento: il mito californiano.
È da qui, dalle loro azioni e dal loro modo di essere che la California inizierà a rappresentare nell’immaginario europeo il luogo mitologico della trasgressione sotto ogni aspetto: culturale, politico, musicale, letterario, di costume e – meno noto, ma verissimo – di arrampicata.
Di tutto ciò racconta Enrico Camanni, alpinista come Hemming, narratore delle montagne e giallista insuperabile, in Se non dovessi tornare: un romanzo elettrico e struggente sugli ultimi anni di vita dell’iconico scalatore, ma anche il ritratto di un uomo e di un tempo che hanno fatto i conti troppo presto con la fragilità dei propri sogni.
Ore 21:00 Cinema: Gianni Ellena, il signore del Corno Stella
Evento in collaborazione con il Club Alpino italiano, sezione di Cuneo
Docufilm di Teresio e Giovanni Panzera – prodotto dalla Panzera Communications Il docufilm è stato realizzato per ricordare la figura di Gianni Ellena, il più grande alpinista cuneese tra gli anni ’20 e gli anni ’50.
Per le sue imprese venne insignito del titolo di Accademico del CAI, ancora oggi la più alta onorificenza del Club Alpino Italiano.
Oltre a numerose prime salite sulle Alpi Marittime viene raccontata la sua più grande e famosa ascensione: la prima salita sulla parete Nord del Corno Stella nelle Alpi Marittime.
Fu anche l’unico alpinista ad aprire nuove “vie” sulle 4 pareti della montagna, definita “la rocca inaccessibile”.
Attraverso Gianni Ellena si ripercorre la storia dell’alpinismo di quegli anni ed i suoi protagonisti, la storia della Provincia di Cuneo, della Valle Gesso – che vide la presenza dei Savoia – il periodo della seconda guerra mondiale, della resistenza nonché gli anni della ricostruzione.
La figura di Gianni Ellena rivive attraverso i racconti della figlia Adriana e degli amici più stretti che hanno condiviso con lui la passione per la montagna: Sergio Ambrosiani, Elio Allario e Gianni Bernardi.
Numerose fotografie e documenti originali accompagnano lo spettatore, mentre un’attenta ricostruzione con abbigliamento e attrezzature d’epoca mostra come Gianni Ellena affrontava le ardue salite e le impegnative escursioni.
Durata: 60 minuti
Il festival
Camminiamo tutti su un filo.
Prima la pandemia, poi la crisi economica, gli equilibri geopolitici che implodono, il climate change che è tra noi e inizia a far sentire tutti i suoi effetti.
Siamo chiamati a muoverci con cautela, a cercare un nuovo equilibrio, a fare tutte le EVOLUZIONI possibili per non cadere.
Il Cuneo Montagna Festival, che torna dopo due anni, ri-nasce per offrire una cassetta degli attrezzi, trovare strumenti e strategie per far sì che quelle evoluzioni servano a camminare sul filo, ma senza perdere l’equilibrio.
È tempo di imboccare la strada per vincere le sfide alle quali siamo chiamati.
Lo facciamo da Cuneo e dalle sue montagne, che vivono un momento di profonda trasformazione.
Una trasformazione ancora in gran parte da scrivere insieme.
Possiamo farcela, nessun destino è segnato, ma tocca a noi, come singoli e come collettività acquisire consapevolezza.
I talk, i film, i libri, i laboratori che faremo e che vedranno grandi ospiti confrontarsi con i cittadini, le scuole, le associazioni, le comunità montane, hanno l’obiettivo di mettere al centro un nuovo paradigma di convivenza che deve necessariamente emergere.
Dalla siccità, all’accoglienza; dal consumo delle risorse non rinnovabili, all’economia della montagna; dall’educazione alimentare al turismo sostenibile; dal nuovo modello di alpinismo alla divulgazione scientifica, saranno numerosi i temi sul tavolo.
Città e montagna sono due ecosistemi che per vincere la sfida climatica, con tutto ciò che comporta in termini socio economici, devono far evolvere il loro rapporto.
Su quel filo sospeso nel vuoto devono camminare insieme.
C’è un neologismo che è nato, proprio in Piemonte, alcuni anni fa da coloro che studiano le terre alte: metrontagna.
Ci è piaciuto e l’abbiamo fatto nostro perché in una parola è racchiusa l’idea che le città “alpine” devono crescere integrate con le montagne che hanno intorno. Un termine che insieme riempiremo di significato.
Evoluzioni è l’anno zero di un futuro che dobbiamo e possiamo rendere sostenibile.
Organizzato da
Comune di Cuneo

Inizia
20 Maggio 2023
Finisce
20 Maggio 2023
Come partecipare
Eventi gratuiti
Talk ore 18:30 prenotazione obbligatoria sul sito Eventbrite
Evento cinema ore 21:00 prenotazione obbligatoria su Eventbrite
Programma completo sul sito
Indirizzo: Cuneo, CN, Italia