Saluzzo — Piazza montebello 1
Attraverso festival: Marco Paolini
Un festival diffuso su 22 comuni, in 2 mesi: Marco Paolini torna sul palco con il suo spettacolo Antenati
da mercoledì
30 Agosto 2023
alle 21:00
a mercoledì
30 Agosto 2023
alle 23:00

Torna l’estate e torna Attraverso Festival per la sua VII edizione.
2 mesi, 22 comuni coinvolti, 3 province, 180 km di territori Unesco inseriti nella World Heritage List tra Langhe, Roero, Monferrato e Appennino Piemontese, per un unico grande festival.
Marco Paolini
Antenati – The Grave Party
Arriva a Saluzzo Marco Paolini con «un incontro fuori dal comune, un sogno organizzato e fantastico dentro il nostro genoma che contiene le tracce dell’evoluzione della nostra specie».
L’attore, autore e regista, tra i nomi più noti del cosiddetto teatro civile, da sempre attento ai cambiamenti della società e dell’ambiente, porta nuovamente il suo spettacolo Antenati – The grave party cercando di immaginare cosa succederebbe se convocassimo i nostri avi per una riunione di famiglia e condividessimo con loro le nostre preoccupazioni sulla disastrosa traiettoria verso un danno irreversibile al pianeta.
Antenati è uno spettacolo legato al progetto La Fabbrica del Mondo, trasmesso a gennaio 2022 da Rai 3, tratta gli stessi argomenti e le stesse storie di questo spettacolo.
La forma è simile, ma fra teatro e televisione le differenze contano almeno quanto le somiglianze.
Ripercorre l’evoluzione della nostra specie.
Attraverso l’incontro immaginato con i nonni dei nonni, con le 4.000 generazioni che ci collegano ai nostri progenitori comuni, quel piccolo nucleo africano da cui tutti gli abitanti del pianeta della nostra specie provengono.
Alla parola è affidato il compito di far vedere questa stirpe di funamboli che ci ha preceduto e da cui abbiamo ereditato difetti e virtù.
L’oralità richiede immaginazione, leggerezza e ironia; l’epica chiede gesti, fatti memorabili ed emozione; il teatro richiede di credere a ciò che si ascolta sapendo che tutto è finzione.
Oralità, epica, teatro e finzione li abbiamo inventati noi, cose inutili che ci piacciono.
Siamo una specie curiosa e fragile, capace di adattarsi al clima per colonizzare gli angoli più remoti del pianeta.
Siamo stati prede e siamo diventati predatori.
Abbiamo inventato le cose, le parole per chiamarle e il modo per articolarle dentro un discorso e le abbiamo lasciate in eredità ai figli dei figli.
Dentro il genoma di ogni individuo ci sono tracce, informazioni in codice di tutti coloro che lo hanno preceduto.
Nella finzione del teatro seguendo quelle tracce si ricostruiscono i fili dei legami che permettono di organizzare una stravagante riunione di famiglia: tutti i nonni della storia chiamati a dar consiglio sul futuro della nostra specie a rischio di estinzione per catastrofici mutamenti climatici di origine antropica.
Il narratore infatti sa di esser la causa dei suoi mali, si espone al consiglio ma manche al giudizio della specie.
I temi di fondo di Antenati sono l’evoluzione e l’ecologia, ma in chiave epico-comica, i fatti e i problemi del presente si legano ai problemi del passato, colli di bottiglia dell’evoluzione, difficoltà e pericoli attraversati dai nostri antenati in 200.000 anni.
La nostra è una specie di funamboli: per abitare un pianeta in perenne disequilibrio servono doti da equilibrista, da domatore, da mago, da clown.
Darwin diceva che il soggetto dell’evoluzione è l’individuo più che la specie e che in ogni specie le differenze contano quanto le somiglianze.
Competizione e collaborazione si bilanciano in modi sempre diversi, generazione dopo generazione.
Antenati comincia narrando di atomi e batteri e prosegue descrivendo la migrazione continua di quei nonni poco più che trentenni, il loro arrivo in risposta all’invito e il loro comico e commovente tentativo di capire noi, internet e la catasta di meraviglie utili e inutili di cui ci circondiamo.
“Nessuno di noi è solo uno, nessuno è uno solo uno, io sono fili e non dati, fili, fili…”.
Il Festival
Un Festival diffuso con quasi 40 spettacoli dal vivo tra concerti, incontri, dialoghi e contaminazioni di genere, linguaggi e artisti.
Una proposta di appuntamenti di qualità e non usuali in luoghi di grande bellezza e suggestione per un unico scenario diverso per caratteristiche, ma uguale per potenzialità e armonia, che abbatte in un sol colpo le frontiere immaginarie e reali tra le province nel nome della bellezza e del paesaggio umano, agricolo e architettonico.
Un Festival che nasce dal territorio e non sul territorio, dal basso e non calato dall’alto, con un programma artistico originale, pensato ad hoc, che cerca di unire sempre la qualità della proposta al giusto tasso di popolarità e si declina perfettamente sui luoghi che lo ospitano.
Organizzato da
Attraverso Festival

Indirizzo: Piazza Montebello, Saluzzo, CN, Italia