Arte e cultura

Carillon: Il gruppo albese nel film di Salvatores

Ottobre 3, 2014

I Carillon sono un gruppo giovanissimo di Alba e dintorni. E’ un progetto sempre in evoluzione che ha già visto cambiare genere, formazione, nome e attitudine proponendo sempre musica di grande qualità sopratutto se consideriamo la giovane età dei suoi componenti.

La grande notizia che li ha coinvolti in questi giorni è la vittoria del concorso “Una canzone per il ragazzo invisibile” insieme ad altri due giovani artisti provenienti da altre regioni italiane. Il brano dei Carillon sarà dunque nella colonna sonora del nuovo film di Gabriele Salvatores.

La band è formata da Amedeo Viglino (chitarra e voce), Nicholas Remondino (batteria e voce), Matteo Sarotto (chitarra e synth) e Gioele Malvicino (basso).
Qui di seguito una breve intervista che abbiamo fatto ai ragazzi per raccogliere qualche impressione su questo fantastico episodio di una carriera che promette davvero bene.

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Come avete accolto la notizia di essere fra i vincitori del concorso? Ci credevate? Che cosa vi aspettate adesso?

E’ stato come un fulmine a ciel sereno. Difatti il termine più usato i giorni successivi nelle nostre conversazioni è stato “assurdo”.

Quando abbiamo deciso di partecipare non avremmo mai pensato di poter vincere, e invece alla fine siamo stati premiati! Per ora ci godiamo il momento e pensiamo al lavoro che avremo da fare: Era comunque già nei nostri progetti entrare in studio per la fine dell’anno.

Dal punto di vista delle aspettative speriamo di poter avere altre opportunità, tra le quali esportare il lato “live” fuori dalla zona.

Descriveteci in poche battute il gruppo: Come e quando nasce? Quali mutamenti ha subito dall’inizio ad oggi?

Il primo embrione del gruppo nasce tra i banchi del Liceo Artistico con Matteo e Nicholas, Amedeo arriva poi quando ancora il nome era ancora Sapiosexual e suonavamo improvvisando. Il progetto Carillon si concretizza con l’arrivo di Gioele prima e di Simone poi, ed è qui che abbiamo iniziato a lavorare su vere e proprie “canzoni”.  Simone si è poi defezionato dal progetto per motivi personali, ed è con la formazione a 4 che abbiamo raggiunto un equilibrio stabile.

A livello di sound non ci siamo mai posti barriere ma abbiamo sempre cercato di sperimentare, nei limiti delle nostre possibilità, tutto quello che ci veniva in mente. Dati i costanti cambi di formazione è stato anche difficile riuscire a raggiungere un identità.

Dove scrivete la vostra musica? Avete un luogo di riferimento?

Sì, il luogo dove i nostri pezzi vengono rifiniti è la mitica saletta di Canale, protagonista indiscussa delle alcune delle migliori band della scena basso-piemontese! [ride]

Il condividere la saletta con gruppi come Io Monade Stanca, Nicolas J.Roncea, Fuh e Cop-Killin’ Beat, ci ha sicuramente aiutato nella nostra formazione, anche per la possibilità di vedere il “dietro alle quinte” di band già avviate.

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Quali sono le difficoltà di una band che suona musica sperimentale e impegnativa come la vostra in provincia?

Bè, proprio sperimentale non direi! [ride]

Uno dei problemi principali è forse la difficoltà di etichettarsi in un genere e spesso siamo finiti a suonare su palchi in cui non c’entravamo nulla.

Al di là di ciò che facciamo direi che le difficoltà di una band emergente di provincia di oggi sono per tutti le stesse: è difficilissimo riuscire ad esibirsi, sopratutto se si presenta un repertorio di originale. E pensare che noi cerchiamo di fare musica Pop!

Bisogna dire che comunque ci sono posti nella zona, come la Citabiunda di Neive, che si sbattono tantissimo per far sì che ci sia buona musica nella zona.

Che cosa rappresenta per voi la musica? Una bella passione o qualcosa di più? Quali sogni e obiettivi avete se pensate al futuro del vostro progetto?

La musica è di sicuro una passione forte, quasi un bisogno, ed è ciò di cui vorremo poter vivere.

Il sogno è sicuramente quello di creare interesse per la nostra musica e riuscire a fare di questo progetto una professione, anche se per ora ci basta avere la possibilità di espandere i nostri confini e farci conoscere.

Il nostro prossimo obiettivo è vincere Amici. [ride]

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