Arte e cultura

Gustando Suoni #1 Caffe Boglione - Bra

Ottobre 1, 2014

Che cos’é? Un piccolo viaggio sui luoghi nelle Langhe e nel Roero dove la musica dal vivo è accompagnata da inconfondibili gusti. Vi presentiamo i posti a nostro parere meritevoli attraverso una piccola intervista ai gestori o ai direttori artistici con la speranza di suscitare la vostra curiosità ed invogliarvi a conoscere posti nuovi, con una proposta interessante, sul territorio.

Caffè Boglione – Bra

Il Caffè Boglione è una realtà conosciuta da chiunque in provincia grazie alla sua storia, la sua ristorazione, e la quantità di eventi che organizza durante tutto l’anno. Sta arrivando la stagione invernale: Inizia a fare più fresco, la felpa non basta più dopo una certa ora ed ecco che l’arena si prepara a riaprire.

Sempre più coinvolto nella scena musicale italiana grazie al progetto “Sounds Food”(di cui abbiamo parlato tempo fa), ogni anno lo storico locale braidese riserba agli appassionati qualche piacevole sorpresa.

Ecco cosa ha risposto alle nostre domande Alessandro Monchiero, uno dei soci e direttore artistico del Caffè Boglione.

Sala al piano superiore del Caffè Boglione

Se non erro in programma ci sono tutti progetti che propongono musica originale. Niente cover salvo rarissime eccezioni. Perché questa scelta? Esigenza del vostro pubblico o una questione etica?

Mah, a dirti il vero se volessimo “assecondare” le esigenze del pubblico, non disdegneremmo le cover band, che continuano a riempire. Purtroppo. Anche l’idea di un “pubblico nostro”, soprattutto per quel che concerne la scena LIVE,  sarebbe di per sé troppo pretenziosa, vista la liquidità che presenta il mercato.

Se davvero avessimo un “pubblico nostro” saremmo stati più bravi ad educarlo e più affidabili, anche alla cieca, quando ci sforziamo di proporre appuntamenti nei quali crediamo ma che vanno talvolta deserti, proprio perché si tratta di artisti troppo originali, e di fatto misconosciuti. Quando ci siamo accorti dell’illusione del mercato live, della sua assoluta indecifrabilità, del suo essere – come dire? – “random” nelle adesioni, abbiamo deciso di approdare ad una sorta di consapevole menefreghismo.

Insomma, proponiamo ciò che vogliamo ascoltare noi. Talvolta il pubblico ci segue, talvolta no. E va da sé che questa scelta si ripercuote sugli incassi e sul successo che possono avere le serate. Diciamo che se andrà bene, continuando a battere su questo tasto, saremo stati lungimiranti. Se andrà male dei testoni, degli sprovveduti o… degli inguaribili romantici.

A proposito di pubblico: Come definiresti gli avventori del Caffè Boglione?

Facendo seguito a quanto ti ho espresso sopra, diciamo che il nostro pubblico “sfugge” a ogni definizione, per il suo eclettismo, e per la sua mutevolezza.

Uscendo dal discorso delle serate, dei dj set e dunque dei live, e passando agli avventori tout-court, potremmo sommariamente riassumerli in un’ampia fascia non proprio adolescenziale. Diciamo avventori dai 30 ai 50, con l’eccezione del nutrito drappello di studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ci “salvano” i mercoledì sera di ottobre o i giovedì di novembre, quando i braidesi ronfano di fronte alla tv.

Specialmente nei weekend, poi, il pubblico cambia notevolmente nel corso delle ore. Alle 18,00 un eterogenea miscellanea di persone di tutte le età che fanno aperitivo. Dalle 20,00 alle 23,00 famiglie, coppie, e avventori un po’ più “agée” che consumano cena, e dopo le 23,00 prevalentemente studenti e ragazzi più giovani in generale, soprattutto il venerdì, che è la setta dedicata al dj set.

Qual’è il concerto più atteso della prima parte della stagione?

Dal pubblico non so, da noi soprattutto il LIVE di Pierpaolo Capovilla, che proporrà in trio acustico il suo nuovo album solista “obtorto collo”. Perché è un amico, perché è un grande artista, perché nei giorni in cui Pierpaolo è qui scorre sempre una grande energia (anche tannica) nelle sale del locale, che contagia tutti.

Per altre ragioni, poi, siamo molto curiosi di sentire giovani emergenti, di cui si dice un gran bene, del nostro territorio, come i Nonostanteclizia di Aqui e i Kippis di Savigliano, che suonano per la prima volta da noi. Menzione particolare, poi, per due gruppi già strutturati e più affermati che tornano per l’ennesima volta in Arena, come i Kash ancora di Savigliano, incredibilmente più noti negli USA che non in Piemonte, e per i Nadàr Solo di Torino, che verranno a presentarci il loro secondo album che uscirà a breve.

Pierpaolo Capovilla durante il suo reading presso il Caffè Boglione

Perché è importante fare musica dal vivo per voi?

Sarà banale dirlo, ma la musica LIVE trasmette un’anima al locale. Sicuramente i dj set riempiono di più e fanno incassare di più, ma l’energia che si respira durante i live, addirittura durante i sound check non ha paragoni. Senza i LIVE non saremmo quello che siamo. Senza i LIVE saremmo un locale come tanti che cerca di sbarcare il lunario in questa epoca complessa.

I LIVE trasmettono fiducia, anche nelle giornate storte, anche quelli di fronte a poco pubblico. Trasmettono l’idea e la fiducia che anche quel poco pubblico crescerà, farà proseliti, che c’è una via altra rispetto al rimbambimento della tv e dei social (e perfino in minor misura anche dei dj set, seppur di qualità). Trasmettono l’idea che c’è un’altra via possibile, che è quella dell’interesse e dell’attenzione nei confronti della produzione artistica.

L’arte merita di essere ascoltata, capita, metabolizzata, e se possibile celebrata. Fino al punto di diventare anche stimolo all’emulazione.

Hai già qualche anticipazione da farci per il nuovo anno? Un paio di date da segnarsi in agenda?

In una certa qual misura ti ho già risposto sopra. Ma alla fine non vorrei porre l’accento su una data rispetto a un’altra. Tutte le nostre scelte, per un motivo o per l’altro, sono frutto di un ragionamento, e di una passione. Seguiteci sul nostro account di Facebook (Arena Boglione e Arena Boglione II) per scoprire tutte le novità. O sul nostro sito: www.caffeboglione.it

Lo staff del Boglione e di Soundsfood insieme a Daniele Silvestri, Max Gazzé e Niccolò Fabi