Letture golose

Come Godersi un Vino (Senza Essere un Sommelier)

Agosto 2, 2013

Il 6 e 7 Luglio, mentre Barolo era piacevolmente invasa da Collisioni 2013, WineMoreTime, nelle cantine storiche di Borgogno, ha dato vita ad una degustazione itinerante che ha riscosso un grande successo.

Più di 60 persone mi hanno seguita in un viaggio dedicato a questa splendida cantina, ai suoi vini, ma in modo particolare alle ricchezze delle Langhe e del Roero da scoprire e vivere.

Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno dato la possibilità a WineMoreTime di promuovere questo territorio e i suoi affascinanti prodotti, e chi ha partecipato e soddisfatto ha dimostrato sempre di più a se stesso e a noi che è davvero semplicemente fantastico vivere i gusti che ci circondano.

Il concetto di base era ed è sottolineare quanto i territori enogastronomici piemontesi siano unici e preziosi, e che proprio per questo siano quindi da promuovere tramite mezzi che permettano di arrivare a qualsiasi tipologia di consumatore.

Il titolo con cui si presentava la suddetta degustazione itinerante racchiudeva la filosofia di WineMoreTime condivisa dall’azienda Borgogno: DEGU-STARE diventa DEGU-VIVERE. Ed è proprio quello che abbiamo fatto con la fantastica collaborazione dei curiosi partecipanti.

Giocare con il Gusto

Le Langhe e il Roero si sviluppano su un territorio che cambia da collina a collina, da versante a versante e addirittura da 100 metri in 100 metri: combinati con le diverse esposizioni e microclimi questa terra riesce a regalarci prodotti unici che, diversi già per natura, si delineano in modo ancor più particolare attingendo a stili, filosofie e tecniche diverse.

E proprio questi prodotti offrono al consumatore la possibilità di divertirsi e giocare con i propri gusti accorciando i tempi e le distanze.

Bisogna ricordarsi che tutti noi abbiamo dei poteri straordinari: gusti, sensazioni, emozioni sempre diverse.

Emozioni che possono essere ricercate nelle nostre esperienze quotidiane: in questo caso in cosa mangiamo e beviamo.

Ognuno di noi ha “il suo gusto”: e allora ricerchiamolo e viviamolo, solo cosi potremmo avere la giusta soddisfazione degustando.

Degu-Vivere le Situazioni Quotidiane

I partecipanti a queste degustazioni “particolari” sono stati travolti dall’esperienza in cui si sono immersi, e come partecipanti attivi hanno giocato con i propri sensi, scoprendo in modo semplice, senza particolari tecniche o processi, che bere un vino può davvero regalare tanto, e quel tanto si può scoprire anche in situazioni di tutti i giorni: un aperitivo, una cena con gli amici

Questi sono i momenti che tutti viviamo, quindi perché non arrivare, in modo molto facile, a degu-viverli?

Mi vorrei soffermare su quanto è davvero semplice “vivere i gusti che ci circondano“, soprattutto se siamo consumatori definibili “comuni“, perché le cosiddette arti del mestiere che servono per vivere un prodotto le abbiamo: sono i nostri sensi!

Grazie ad essi, possiamo davvero divertirci e vivere a pieno le nostre esperienze… come quella di degustare un vino.

Infatti è possibile dar valore ad un prodotto enogastronomico e contemporaneamente alla nostra consapevolezza dei sensi (o capacità di captare le sensazioni) in pochi minuti senza particolari studi, libroni, tecniche o schemi delineati.

Questi strumenti possono essere utilizzati per preparare una degustazione particolare (per guide , ristoranti, per dare punteggi) o una recensione mirata o ancora una scheda tecnica… ma durante un semplice aperitivo o una cena informale tra amici l’unica cosa importante diventa godersi e vivere il prodotto.

Come Godersi un Vino

Ci versano il bicchiere del vino che abbiamo ordinato e la nostra vista subito si attiva, guardiamo il colore che inizia a darci indicazioni sulla tipologia di vitigno.

vino-winemoretime

Osservare

Ricordiamoci di osservare il nostro bicchiere di vino anche su uno sfondo bianco e sarà divertente scoprire come tutto diventi più nitido.

Incliniamo il bicchiere e valutiamo i riflessi del nostro vino i quali, automaticamente, indicano alla nostra mente quello che può essere un pezzo di storia del prodotto:

Sfumature di colore verso il dorato, aranciato c’indicheranno (a meno che non sia un vitigno particolare) un passato invecchiamento, mentre riflessi di colore più accessi verso il verdolino per i vini bianchi o rubino intenso per i vini rossi ci porteranno a pensare che si tratti di un vino giovane e fresco.

Ruotando leggermente il bicchiere, ne avviniamo leggermente le pareti, sulle quali resterà un velo di liquido che formerà i cosiddetti archetti o lacrime utili a valutare la fluidità, la consistenza e il grado alcolico.

Il Naso

Contestualizzato il nostro vino a livello visivo, portiamo il bicchiere verso il nostro naso, odoriamo il profumo una prima volta a bicchiere fermo, per poi roteare il bicchiere, regalando ossigeno al vino il quale sprigionerà tutti i suoi profumi più intensi e complessi.

Quest’ultimi sono proprio i due parametri che andremo a valutare: l’intensità con il primo assaggio olfattivo, quindi con che vigore arrivano le sensazioni al nostro olfatto, e la complessità dopo aver ossigenato il vino, proprio per cogliere tutte le caratteristiche delle sensazioni che avvertiamo.

L’Assaggio

Finalmente arriva il momento dell’assaggio: iniziamo con l’ingerire un piccolo sorso che manteniamo in bocca in attesa di una piccola entrata di ossigeno tramite una lieve aspirazione, grazie alla quale il vino attraverserà tutta la lingua andando a sollecitare tutte le papille gustative in ogni parte della nostra lingua, pronte a captare rispettivamente le diverse sensazioni: dolce, salato, amaro e acido.

Ecco che, con questa semplice operazione di un attimo, siamo già consapevoli delle principali caratteristiche gustative del prodotto.

Quando deglutiamo il sorso, che avevamo trattenuto in bocca per pochissimi secondi, il vino ci regalerà altre sensazioni definite aroma di bocca, sprigionate dalla temperatura della bocca.

Ed ecco la fase della degustazione più importante e significativa: concluse le varie fasi d’assaggio valutiamo l’equilibrio del prodotto secondo le diverse analisi: visiva, olfattiva, gustativa e retro-olfattive.

La corrispondenza o meno tra queste ci darà la possibilità di valutare il grado di armonia del nostro vino.


Ora beviamo, con sorsi più soddisfacenti ci godiamo un prodotto a pieno, consapevoli delle sue caratteristiche reali e di quello che può regalare ai nostri sensi.