Letture golose

La birra nella terra del vino

Marzo 28, 2013
Degustazione con Luca Giaccone 24.03.2013

Ci sono birre e birre

Domenica 24 marzo ad Alba, nei locali dell’Osteria dei Sognatori è andata in scena una degustazione particolare. Protagoniste le “tedesche” di Böblingen e le “belghe” di Arlon. Special guest: Luca Giaccone, grande esperto del mondo della birra.

Ci sono birre e birre. E poi c’è la Birra, questa sconosciuta. Già. Perché in un terra a vocazione vinicola come quella delle Langhe è a volte difficile, se non impossibile, parlare seriamente della Birra senza pagare lo scotto di una facile ironia o l’esternazione della grave sentenza: «Il vino però, è un’altra cosa!».

Per evitare questi imbarazzi e costringere – sì esatto, costringere – il nostro avvinazzato palato a degustare e capire la Birra, domenica 24 marzo è giunta in soccorso di noi langhetti l’esperienza di Luca Giaccone e la pazienza di Marco Costa, durante una bella serata all’Osteria dei Sognatori di Alba. Il primo è un sommelier della birra, un’enciclopedia vivente della fermentazione luppolata, autore della Guida alle Birre d’Italia 2013 di Slow Food. Mentre il secondo è un distributore particolarmente testardo che giorno dopo giorno, nella capitale del vino, tenta di far conoscere le meraviglie delle birre artigianali tedesche e belghe, diffondendone la cultura porta a porta.

La lezione

Quello di domenica è stato un evento unico, intimo e familiare, quasi Marco ci avesse invitato a casa sua. Dalle 17.00 alle 21.00 sui banchi dell’Osteria dei Sognatori si è tenuta lezione-degustazione che ha letteralmente travolto i presenti per la qualità dei contenuti e per la grande varietà delle birre analizzate.

La serata è stata un evento per assoluti profani e forse, proprio per questo, estremamente interessante. Luca Giaccone ha infatti sottolineato la grandezza culturale della birra, svelandone la storia secolare, la complessità dei procedimenti e l’attenzione agli ingredienti.

Proprio sugli ingredienti si è concentrata l’attenzione del “sommelier della birra”, per far capire la “profondità” di questa bevanda e le infinite sfumature che si possono ottenere dalle diverse “alchimie” di produzione. L’acqua innanzitutto, la cui purezza è fondamentale per la qualità; i cereali (soprattutto orzo, ma anche frumento), che devono subire un complicato processo di maltaggio per poter conferire il gusto dolce e il colore più o meno chiaro alla birra; il luppolo, principe degli ingredienti, la cui coltivazione è legata a poche zone di produzione fortemente vocate.

«Il luppolo è quello che in piemontese chiamiamo Livertin o Asparago Selvatico», ha detto Giaccone. «Non solo è l’ingrediente che dona la nota amara alla birra per controbilanciare il gusto dolce dei malti, ma grazie ai suoi estratti antiossidanti funge da conservante naturale: è il luppolo che ha permesso lo sviluppo della recente industria della birra». Una curiosità? È buono anche saltato in padella e appartiene alla stessa famiglia della Canapa: «Come diciamo noi addetti ai lavori», scherza Giaccone, «tra il luppolo e la Cannabis non c’è differenza, tranne che il primo dà dipendenza».

Una differenza fondamentale è stata poi spiegata ai partecipanti: quella tra birre ad alta e bassa fermentazione. Le prime sono birre il cui processo avviene a temperature tra i 18 e i 22 °C, in cui i lieviti agiscono in superficie e danno bevande dai toni fruttati o speziati. Mentre quelle a bassa fermentazione si formano ad una in temperatura più bassa (tra i 8 e i 10 °C), i lieviti agiscono dal fondo della miscela e “costruiscono” birre più leggere e dotate di aromi erbacei o floreali: le diffusissime Lager o Pilsner, per fare un esempio.

Le tedesche di Böblingen

La “sete di cultura” sulla birra, si sa, è facile diventi sete e basta. Per questo la lezione di Giaccone è stata accompagnata da una imponente degustazione offerta da Marco Costa. Per prime sono “sfilate” le creazioni del Birrificio Schönbuch di Böblingen, di cui Costa è distributore esclusivo. Sotto i nostri occhi – e soprattutto lungo le nostre ugole – abbiamo assaggiato la Ur-Edel e la Horst Hell (lager chiare e basiche, «ben fatte»), la Weihnachts Bier («Birra di Natale», colore dorato, corposa), la Naturtrüb (torbida e opalescente, con sentori di «croste di pane», come suggerito da Giaccone). Poi ancora le birre ad Alta Fermentazione: la Schönbuch Kristallweizen (una Weiss colore oro zecchino); la HefeWeizen nelle sue versioni Hell («chiara» non filtrata con sentori di banana) e Dunkel, (ambrata, non filtrata, «sentori di nocciola e caramello») e la DoppelBock (zuccherina ed etilica, con un «corpo morbidissimo»).

Ma la regina delle birre di Schönbuch è stata la WeizenBock, servita in una elegante bottiglia da spumante: «una birra caratterizzata dalla parte etilica calda, con note di frutta sotto spirito, banana matura e cuoio», chiosa Luca Giaccone.

Le belghe di Arlon

La degustazione è proseguita con una selezione di birre belghe, che Marco Costa ha selezionato da un microbirrificio vicino ad Arlon: il Millevertus. Qui la complessità delle bevute aumenta e ci vorrebbe un intero articolo per sviscerare tutte le qualità assaggiate. Basti dire che, se le birre di Schönbuch sono caratterizzate da un’estrema piacevolezza e bevibilità, quelle belghe presentano una estremizzazione di gusti e speziature, giocate tutte sui lieviti. Esempi di queste «birre da meditazione», come le ha definite Costa, sono l’Amarante (al pepe), la Safranaise (allo zafferano) e la Blanchette de Gaume, con un forte aroma di erba limoncina.

L’ultimo consiglio della serata? «Lasciate da parte l’abbinamento birra bionda (Lager o Pilsner) e pizza, che è tecnicamente sbagliato», svela Luca Giaccone: «l’acido del pomodoro andrebbe contrastato da una birra ad alta fermentazione, dal gusto morbido e zuccherino».

Marco Costa

Distributore esclusivo dello storico Birrificio Schönbuch dal 2012 (www.birregemelle.it). Vive ad Alba ed è stato folgorato dalle birre di Böblingen durante il gemellaggio del 2011 tra la cittadina tedesca e la capitale dei vini piemontesi. (http://www.braumanufaktur.com). Potete contattarlo e comprare le sue birre online sul suo sito www.birregemelle.it.

Luca Giaccone

Fa il bibliotecario a Cuneo ed è uno dei massimi esperti di birra in Italia. È curatore assieme a Eugenio Signoroni della Guida alle birre d’Italia 2013, edita da Slow Food.