Letture golose

Barbaresco DOCG: Il Territorio

Febbraio 6, 2013

Il Barbaresco è un vino rosso DOCG a base Nebbiolo in purezza. Viene prodotto nei comuni di Barbaresco, Treiso, Neive e parte di San Rocco Seno d’Elvio (sotto il comune di Alba), per una produzione di quasi tre milioni di bottiglie annue.

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Il disciplinare di produzione impone un invecchiamento minimo di due anni a partire dal 1 Gennaio successivo alla raccolta delle uve, di cui uno in botte di castagno o di rovere.

Grazie alla sua notevole componente tannica si conserva per molti anni cambiando magari il bouquet, che passa da frutti maturi con sentori speziati, al classico goudron con note di cuoio, tabacco e tartufo, mentre la classe e l’eleganza rimangono invariate con il passare del tempo.

Vino internazionale, viene servito nei migliori ristoranti di New-York ed è uno dei migliori vini italiani e del mondo. Qualcuno lo chiama “la femmina del Barolo”, ritenendolo più elegante e fine nei profumi, sorretto però dalla stessa grande struttura e longevità.

Il Barbaresco è stato uno dei primi vini italiani ad ottenere la DOC, nel 1966, mentre e la DOCG risale al 1980.

Il paese Barbaresco è dominato dall’antica torre diventata nel tempo il primo simbolo del paese

Il terreno è collinare di origine antica, nato per sollevamento del mare – nel periodo miocenico- terziario è ricco di argilla, calcare e microelementi.

Come disposto dal disciplinare di produzione la resa massima in uva è di ottanta quintali per ettaro, mentre la resa delle uve in vino non deve essere superiore al 70% al primo travaso e non dovrà superare il 65% dopo il periodo di invecchiamento obbligatorio.

L’uva atta alla vinificazione è Nebbiolo al 100 % nelle tre sottovarietà ammesse: Lampia, Michet e Rosè.