Andar per Langa

Visita in cantina post pandemia: istruzioni per l'uso

Giugno 22, 2020

Ci hanno dato il via per quasi tutto e timidamente iniziamo a mettere il muso fuori casa, ma dopo mesi di timore il ritorno alla mentalità pre-covid non è immediato.

D’altronde non potevamo aspettarci un off/on, ovvero di riprendere la nostra vita dove l’avevamo lasciata, senza alcuna conseguenza; ci vuole tempo, e sopratutto tanta fiducia: nei nostri amici, negli operatori, nell’efficacia delle norme di sicurezza.

Uno scrupolo che molti si fanno è che le esperienze non siano ugualmente valide a causa di tutte queste regole da seguire, di queste mascherine che non vediamo l’ora di scordarci per sempre; eppure quasi sempre ci rendiamo conto che, nel momento, è più l’emozione di essere tornati attivi rispetto alla preoccupazione di come lo stiamo facendo.

Ciò detto, prima di partecipare a qualsivoglia attività è importante informarsi riguardo alle norme del caso, per tutelare noi stessi e la struttura che ci riceve.

Per facilitarvi la vita ed evitare di cercare tra le millemila opinioni del web oggi voglio darvi una guida chiara e semplice di tutto ciò che c’è da sapere, con focus sulla visita in cantina, esperienza “must” del nostro territorio.

Le cantine fanno la loro parte: norme per gli operatori

Se credete che sia dura per voi tenetevi forte, perchè state per ricredervi: oltre alla quantità importante di regole da seguire, le cantine devono anche scavare tra le varie fonti e trovare una quadra per evitare multe salate.

Il pre-visita, o tutto quello che il produttore deve fare prima del vostro arrivo

Prima che il vostro gruppo arrivi in cantina i produttori hanno un bel da farsi tra igienizzazioni e organizzazione varia.

Ogni spazio va disinfettato con cura, dai locali di produzione ai bagni per gli ospiti, che dovranno essere muniti di gel igienizzante e asciugamani usa e getta.

La quota della visita, ove prevista, va versata digitalmente per evitare il più possibile lo scambio di contanti, quindi la cantina deve anche preoccuparsi di fornirvi qualche tempo prima le istruzioni per il pagamento.

Inoltre tutto il personale deve seguire una formazione specifica per conoscere le misure di sicurezza, e preparare la sala degustazione in modo da garantire la distanza di 1.5 metri tra i visitatori e uno spazio totalmente indipendente per ciascuno.

Il percorso di visita dev’essere preventivamente stabilito e segnalato con indicatori, per evitare che il gruppo si trovi in spazi troppo stretti, e ogni stanza va munita di cartelli indicanti le regole da seguire.

Il durante, tra cantina e sala degustazione

Al momento dell’arrivo in cantina viene consegnata a ognuno di voi un’autocertificazione, che attesti la vostra salute.

Nel corso del tour i produttori devono controllare che tutti rispettino le norme: l’utilizzo della mascherina e la distanza; devono poi cercare di mantenere gli spazi il più arieggiati possibile, con cambi d’aria e sistemi di pulizia.

La visita, a differenza di quanto avveniva prima, deve seguire orari fissi, con un numero massimo di gruppi al giorno: questo chiaramente pone dei limiti all’approfondimento, ma sta a ogni produttore definire il tempo utile per ciascun gruppo.

La degustazione è sicuramente la fase più colpita: oltre al lavaggio meticoloso di ogni calice, tutti gli abbinamenti vanno studiati in versione monoporzione, e va evitata in maniera assoluta la condivisione. Il salvagocce è da escludere, e le sputacchiere van bene solo se individuali (alquanto difficile).

Una volta assestati al tavolo, però, ci si può finalmente lasciare andare, togliersi le mascherine e godersi l’assaggio :-)

E voi? Come dovete contribuire?

Prima di tutto (ma son sicura che il buonsenso ve lo imponga già) prenotate! Presentarsi in cantina senza preavviso mette in grande difficoltà chiunque vi riceva, che salvo rari casi è costretto a dirvi di no.

Preparate voi stessi, ma assicuratevi che ogni persona del gruppo sia fornita del necessario: mascherina e buona salute.

Fermatevi un attimo a riflettere sui vostri giorni passati: se avete avuto qualche sintomo come nausea, disturbi intestinali, raffreddore, tosse e ovviamente febbre, chiamate e cancellate (meglio un pacco oggi che un contagio domani ;-) ).

Durante la visita autoimponetevi di non togliere MAI la mascherina (che va portata sopra al naso, sì!) tranne quando seduti al tavolo della degustazione; e non preoccupatevi, nel caso, di riprendere chi sgarri.

E poi tutto il resto va da sè, come in ogni altro contesto sociale: anche se tra amici vi volete un gran bene, dimostratevelo da lontano (almeno 1.5 metri) e senza baci e abbracci.

Vi garantisco che il rispetto di queste accortezze non toglie nulla al delizioso nettare delle nostre uve langhette, né men che meno alla simpatia dei cantinieri! Pronti? Prenotate ora ↝