Arte e cultura

Gustarte: mostra dell'artista Martina Cavaglià, abbinata a musica e vino

Luglio 1, 2015

Il 7 Luglio alle 19.30 si terrà presso il Relais Montemarino a Borgomale, un evento esclusivo dedicato a tutti gli amanti dell’arte, del vino e della musica.

La talentuosa Martina Cavaglià presenterà 5 opere su tela, ciascuna delle quali, sarà accompagnata da un brano musicale composto appositamente e da un vino selezionato dalla sommelier Ilenia Colucci prodotto dalla cantina Adriano Marco e Vittorio. Il tutto in accompagnamento ad un aperitivo preparato dallo chef Matteo Morra.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Martina, protagonista della serata, per farci raccontare come nasce l’idea di questo evento e come oggi un artista

1.Come è nata la tua passione per l’arte figurativa? Qualcuno in famiglia o qualche conoscenza ti ha aperto le porte della creatività oppure ti ci sei avvicinata da sola? Qual’è stato il tuo percorso sino ad oggi ?

E’ stato grazie a mia nonna materna Anna, a mio avviso bravissima pittrice, che è nata la mia passione per l’arte, osservando il suo spazio creativo, pieno di quadri e colori sono stata completamente conquistata. Da lì, grazie anche all’appoggio dei miei familiari, ho sviluppato il mio lato creativo, ed ho potuto trasformare quello che al liceo era un hobby, in un mestiere.

Ho fatto varie ricerche per il mio percorso post-diploma, ed ho trovato che l’Istituto Europeo di Design IED era quello che più si avvicinava alle mie esigenze creative, ed infatti mi ha aperto tutto un nuovo mondo; ho frequentato il corso di Illustrazione sezione Arti Visive e successivamente ho frequentato altri corsi con Artisti nel settore grafico ed illustrativo. Fino a giungere al presente dove mi sono indirizzata verso la pittura su tela.

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2. Come si può definire il tuo stile? Quali sono gli artisti che hanno influenzato maggiormente la tua arte?

Dare una definizione per me è difficile.

Nelle mie opere regna un ” caos controllato ” dato da un particolare utilizzo del colore che lascio andare libero sulla tela, spesso affiancato ad una linea decisa e marcata, che si avvicina ad uno stile più grafico, che amo molto.

Per quanto concerne gli artisti che maggiormente mi influenzano, è difficile scegliere e stilare una lista; ve ne sono davvero molti tra i contemporanei ed i grandi classici che apprezzo e che mi hanno ispirata ed influenzata.

3. Hai avuto alcune esperienze in altri paesi europei: Puoi fare un paragone con l’Italia? Quali sono gli elementi che più ti hanno sorpreso – in senso positivo e negativo – all’estero?

Lavorare con l’estero, a mio parere è sempre un’ esperienza positiva, ” cambiare aria ” ti aiuta a crescere, ovvio ci sono sempre eccezioni. Per quanto mi riguarda non ho mai avuto esperienze negative, anzi, all’estero ho sempre riscontrato una maggiore attenzione per gli artisti emergenti: Trovi molte persone che credono in ciò che fai e non si fanno influenzare dalla ” giovane età ” e vale il detto che è il tuo lavoro a parlare per te.

Giusto in questo periodo si inaugura una mostra “ La Ricerca dell’Armonia “ , curata da Willy Darko, L’uposlav Moza e Jirka Napravil, a cui partecipo con un collettivo di Artisti , che avrà due tappe estere, dal 4 luglio al 4 agosto a Bratislava ed dal 8 agosto al 23 agosto a Praga.

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4. Nell’immaginario collettivo il mondo dell’arte è piuttosto elitario. Sei d’accordo con questa affermazione oppure è un luogo comune errato? Quali sono le difficoltà di chi come te cerca di esprimersi oggi con l’arte?

E’ uno stereotipo; di certo le difficoltà ci sono, come in ogni cosa a questo mondo, ad ogni yin corrisponde uno yang, senza le difficoltà non potremmo identificare i momenti felici.

Dal mio punto di vista, la difficoltà sta, nel capire chi sei tu come artista e cosa vuoi trasmettere  a chi osserva il tuo lavoro. Questa è una costante ricerca che non ha mai una risposta definitiva, ed è questo il bello, non si smette mai di scoprire se stessi. Per me, l’artista è colui che immortala ogni passo di questo percorso conoscitivo attraverso le sue opere.

big leap5. Concludiamo con una domanda se vogliamo “spinosa”. Qual’è il tuo obiettivo nell’arte?

“Mettere su carta ciò che Penso, vedo e immagino”. E’ trasmettere un messaggio.

Del resto non riesco ad immaginarmi a fare altro; vero che ho trasformato un hobby in un mestiere, ma aggiungerei che ho fatto della mia passione un mestiere e del mio mestiere un modo di vivere.

L’arte per me è un input, qualcosa che ami fin dalla nascita; è come respirare, lo fai automaticamente .