Monesiglio – Adibito a ricovero per anziani, il castello, di proprietà della parrocchia di S. Andrea dal 1945, è stato riaperto al pubblico.
La struttura vale sicuramente il viaggio, pur non avendo ancora subito un restauro totale ma solo alcuni interventi localizzati. Negli ultimi anni sono stati effettuati all’esterno il rifacimento del tetto della torre ed il recupero delle garitte ed all’interno è stato riportato all’antico splendore il Salone degli stemmi, forse il locale di maggior prestigio dell’edificio. In esso troviamo ricordate le casate che hanno avuto in proprietà il castello: i Caldera che lo fondarono nel 1221, i Del Carretto, i Saluzzo di Valgrana che lo ebbero in eredità nel 1736.
Ma il vero gioiello del castello è rappresentato dall’antica cappella dedicata a S. Andrea (oggi all’interno della casa parrocchiale), affrescata, come ricorda uno scritto, da Antonino Ocello da Ceva che la firmò il 25 settembre 1532. In esso compaiono le figure di San Pietro e San Paolo, Santa Apollonia, San Cristoforo e San Sebastiano. Sono inoltre effigiate le sei Sibille.
Il mercato del mercoledì a Santo Stefano Belbo
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