Cena con sorpresa

Di

Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli

Con

Tosca D’Aquino, Simone Montedoro, Toni Fornari, Elisabetta Mirra

Regia

Toni Fornari

Produzione

Teatro Golden, Teatro Diana

Stefania e Arnaldo, coppia affiatata e benestante, vivono un matrimonio solido: lui avvocato affermato, lei architetto dedita alla beneficenza.

La loro tranquillità è però minata da Angelica, la figlia ventenne, che a cena spinge l’amico di famiglia Francesco De Palma a confessare la loro relazione.

La serata si trasforma così in un gioco pericoloso di rivelazioni, dove amore e amicizia rischiano di infrangersi.

Tra ironia e colpi di scena, la commedia indaga con leggerezza e ritmo brillante un tema attuale e controverso, mostrando come la famiglia possa diventare il palcoscenico più imprevedibile.

Perché la verità, quando arriva, non lascia mai tutto com’era.

La stagione teatrale 2025/2026

La nuova stagione nasce da una ricerca attenta che punta a costruire una proposta variegata e inclusiva.

Il cuore della programmazione resta la prosa, con artisti di rilievo nazionale e testi che spaziano dai classici di Goldoni e Aristofane ai capolavori moderni di Tom Stoppard e David Mamet, offrendo serate di autentica riflessione e di solido intrattenimento.

La varietà è il principio guida: uno sguardo più ampio che accoglie i divertenti fuori abbonamento, tra l’ironia degli Oblivion e la narrazione teatrale di Claudio Bisio.

Nuovi percorsi di visione

Resta centrale il legame con il territorio, grazie agli appuntamenti del Teatro del Territorio, mentre lo sguardo al futuro prende forma negli incontri dedicati alle famiglie e nella rassegna teatro scuola, pensate per coltivare il piacere della scena fin dalla prima età.

Il teatro è un luogo di incontro e confronto, una lente attraverso cui osservare il nostro tempo e la natura umana, uno spazio in cui lasciarsi sorprendere a ogni alzata di sipario.

Nel 170º anniversario del Teatro Sociale di Alba, autentico fiore all’occhiello della città, l’impegno è quello di mantenerlo un faro culturale sempre acceso, alimentato dall’entusiasmo di chi lo vive.