Gli altri comuni del Mandamento di Alba visti da Gustavo Strafforello a fine del XIX secolo.
Barbaresco (1775 ah.).
Sulla destra del Tanaro, a greco d’Alba, da cui dista 7 chilometri. Parrocchiale di San Giovanni Battista. Congregazione di carità. Vuolsi opera romana una torre colpita parecchie volte dal fulmine. Il castello degli antichi feudatari passò in possesso dell’avvocato Carlo Rocca. Buoni vini, principalmente nebiolo, che smerciasi in Torino e altre città del Piemonte. Sorgente d’acqua salina Fresca, adoperata dai contadini per annaffiare i foraggi del bestiame, ed alcuni se ne servono anche in luogo del sale di cucina.
Cenni storici. — Barbaresco seguì il più sovente le sorti d’Alba, ma nel 1222 se ne staccò per darsi agli Astigiani, e fu questo uno dei motivi di guerra fra le due repubbliche. Ritornò quindi ad Alba, a cui fu ritolto dagli Astesi nel 1276. Dopo la pace di Cherasco venne in potere dei duchi di Savoia, che lo infeudarono al nobile albese Ottavio Belli.
Coll. elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P1 T. in Alba.
Neive (3327 ab.).
Siede in colle, a destra del Tanaro, a 9 chilometri da Alba, con parrocchiale di San Pietro. Congregazione di carità, arricchita recentemente dal cospicuo legato della contessa Demaria-Icheri di San Gregorio per l’Ospizio dei poveri malati e inabili al lavoro. Asilo infantile (Rocca) ed Opera dotale (Borghese). Mercè la generosità dell’ingegnere Alfredo Rocca, figlio al comm. Luigi, si aprirà un elegante Gabinetto di lettura o Biblioteca. E pure sede di una fiorente Societa operaia-agricola con magazzino cooperativo e di due Case enologiche. Molti vigneti e squisiti vini barbera, freisa, nebiolo e scelti uvaggi. Sorgenti d’acque saline. Cereali, legumi, pascoli e motto bestiame.
Conti storici. — E’ luogo molto antico ed a’ tempi romani apparteneva alla tribiù Camillia. Vi si rinvennero tre antiche lapidi romane. A poca distanza chiesa antichissima di Santa Maria del Piano. Fu giurisdizione del marchese di Voghera, da cui passò alla nobile famiglia dei Cacherano. Circa il 1274 gli Astesi impadro-nironsi del castello di Neive e lo agguagliarono al suolo. Venne poi infeudato con titolo di contea ai Dal Pozzo della Cisterna.
Coll. elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P2 T. e Str. ferr. Alessandria-Cavallermaggiore.
Neviglie (777 ab.).
Sta in pianura, a destra del torrente TineIla e a 9 chilometri da Alba. Congregazione di carita. Granaglie, viti, pascoli.
Cenni storici. — Net 1217 Neviglie si diede al comune d’Alba e appartenne in seguito alla famiglia dei Guttuari d’Asti, che nel 1449 lo venderono ai marchesi di Busca.
Coll. elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P1 in Alba, T. a Neive.
Roddi (1309 ab.).
Nelle Langhe, sulla destra del Tanaro e a 6 chilometri da Alba, con parrocchiale a tre navate della Madonna della Concezione, edificata sul finire del secolo scorso. Una Congregazione di carita e due Opere pie, Sineo e La Fontaine. Due piazzette; molti bozzoli e molta uva; gesso. Bealera, o gora, Roddi, derivata dirimpetto alla real tenuta di Pollenzo, dal Tanaro, discende nella pianura, mette in moto parecchi molini e rientra nel Tanaro in vicinanza d’Alba.
Cenni storici. E mentovato net diploma dell’imperatore Arrigo I del 1014 a favore dell’abbazia di Fruttuaria, e passò quindi ai marchesi di Monferrato, che lo alienarono, verso il 1524, a Giovanna Caraffa, moglie del conte G. F. Pico della Mirandola, nipote del celebre letterato. Pervenne quindi, per via di donne, ai conti di San Giorgio, ai Tizzoni, conti di Pezzana, ed infine ai Della Chiesa di Saluzzo.
Uomini illustri. — Nacquero in Roddi, Tra gli altri, i dotti medici Giacomo e Giuseppe Marucchi, ed Amedeo Gavazzi ; il Crosetti, valente anatomico e professore di chirurgia nella R. Universita di Torino.
Coll. elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P2 ivi, T. in Alba.
Trezzo Tinella (866 ab.).
In mezzo a fertili colline, fra il torrente Tinella ed un ramo del Tanaro, a 12 chilonietri da Alba, con parrocchiale di Sant’Antonio abate e una Congregazione di carita. Uve, cereali, marzuoli e castagne.
Cenni storici. — Nel diploma del 973 dell’ imperatore Ottone, con cui faceva vane donazioni alla chiesa d’Asti, questo luogo è detto Terse. Già prima del 1200 ne erano padroni i signori di Revello, i quali lo riconoscevano dai marchesi di Busca; passe quindi ai Laurenti d’Asti, dei quali Giovannone, non avendo lasciato che una figliuola di rime Violante, costei portò questo feudo ad Andrea dei marchesi di Busca, signore di Cossano, suo marito.
Coll. elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P1 T. in Alba.
Torino 1891 – La patria. Geografia dell’Italia. Provincia di Cuneo – Volume 1