A Sommariva Perno, e in tutto il Roero, le fragole occupano senza dubbio un posto di primaria importanza.
Il mercato dedicato a questo frutto è uno dei maggiori del Piemonte e assume alto valore turistico perché colorato e ricco di folklore.
I palati più esigenti non possono sottrarsi al piacere che procura questo frutto squisito che soddisfa allo stesso tempo la vista, l’odorato e il gusto.
Le fragole nella storia
La coltivazione della fragola nel Roero è stata introdotta una quarantina di anni fa, ma lo sviluppo razionale della sua produzione è molto più recente.
Pare certo che le fragole come altri frutti di bosco, siano stati un dessert molto gradito sin dall’epoca paleolitica e neolitica.
Nei millenni successivi, quando l’uomo si dedicò ad attività pastorali e agricole, il raccolto di questo frutto, come dice Plinio, divenne occasionale.
Solo con il Rinascimento la fragola assurge alla dignità della tavola e mentre S. Francesco di Sales ammira la “fresca innocenza della fragola”, Shakespeare la pone tra i cibi delle fate.
Nel secolo successivo la cucina dei nobili comincia ad approvvigionarsi di fragole d’orto e di giardini e Luigi XVI diventa uno dei ghiottoni più illustri di questo frutto.
Il grande naturalista Linneo ci tramanderà, per sua personale esperienza, che la fragola è un prezioso rimedio per molti mali e come, dopo l’inverno, essa abbia il potere di neutralizzare gli eccessi di grassi attraverso le sue proprietà rinfrescanti, battericide, diuretiche e aperitive.