Ingredienti
- 600 g di farina di mais
- 2 litri abbondanti di acqua
- sale
Procedura
Nel classico paiolo di rame, oppure in un’altra pentola, portate a bollore l’acqua e quindi salatela. Versate a pioggia, molto lentamente, la farina di granoturco ben setacciata, rimestando continuamente con un bastone di legno.
Continuate a rimestare, onde evitare la formazione di grumi, fino a cottura, quando cioè la polenta ha assunto una buona consistenza.
Se la desiderate più soda, continuate la cottura ancora per un po’.
I tempi variano a seconda della granulometria della farina: la nostra, proveniente dalla varietà “otto file” e macinata nel mulino a pietra del lamorrese Renzo Sobrino, impiega più tempo in quanto più grossolana. Calcolate circa un’ora e mezza.
A fine cottura, versatela su un tagliere di legno e servitela a fette fumanti servendovi di una paletta di legno. E’ bella cosa mettere il tagliere con la polenta al centro del tavolo e vicino il contenitore con la salsa che la guarnisce.
Iniziate con la cognà, poi con la tartà salata e la bagna d’ l’infern.
Crediti Foto: Elido Turco