Supersocrates

Di e con

Eleonora Spezi e Matteo Salimbeni

Produzione

Atto Due Associazione Culturale – Teatro Elettrodomestico

Organizzazione

Patrizia Velardi, Mario Nuzzo – Reteteatri – Teatro Nelle Valli Bormida

Uno spettacolo di calcio, marionette e democrazia che unisce gioco, storia e teatro con spirito ludico e civile.

Un cronista sopra le righe e la sua appassionata collega giocano con la storia di Socrates, centrocampista brasiliano dal tiro potente soprannominato “il tacco di Dio”.

Supersocrates

Lo sfondo è uno scalcinato studio televisivo dove i due conducono Supersocrates, una serata dedicata al calciatore-filosofo, laureato in medicina e campione del futebol.

Non mancano colpi di scena, né colpi di pistola, mentre si racconta la sua avventura con la Democracia Corinthiana, squadra autogestita nonostante la dittatura militare dell’epoca.

La marionetta del doutor

La marionetta del Doutor e quelle dei suoi compagni dribblano avversari e regime con ironia e ritmo.

Maschere, fuochi d’artificio e samba colorano una scena travolgente in cui non tifare Democracia Corinthiana diventa impossibile.

L’atmosfera da stadio cresce fino a coinvolgere gli spettatori, chiamati a diventare una vera tifoseria nel finale.

Un calciatore diverso

Questa è la storia di un calciatore diverso, un irregolare del pallone che dice: “Parliamo di quel che volete, ma non parliamo di calcio”.

E alla fine, comunque, segna sempre.

Stagione 2025/2026: che spettacolo!

La stagione propone un itinerario teatrale diffuso, pensato per valorizzare le comunità delle Valli Bormida e trasformare spazi periferici in luoghi di relazione e partecipazione.

Il cartellone intreccia prosa, musica, danza e nuove drammaturgie, alternando spettacoli narrativi, momenti di comicità, performance fisiche e proposte per famiglie, con una particolare attenzione ai linguaggi contemporanei e alla capacità del teatro di leggere il presente.

Ne emerge un mosaico vario e coerente, dove ogni appuntamento diventa occasione per incontrarsi, condividere uno sguardo e riscoprire il territorio come un unico grande palcoscenico.