Sanfrè — paese
Cantè J'Euv
L'usanza quaresimale per dare il benvenuto alla primavera
da sabato
25 Marzo 2023
alle 18:00
a sabato
25 Marzo 2023
alle 21:00
Sabato 25 marzo
Sanfrè – viale industria
A partire dalle h 18:00 a Sanfrè’, piccolo comune del Roero confinante con la città di Bra, verrà allestito il CANTE’ J’EUV DJI AMIS, con le Pro Loco di Sanfrè, Pocapaglia, Monticello d’Alba e Ceresole d’Alba.
Corteo dei bambini che cantano la questua delle uova, e gruppi di cantori dei 4 paesi coinvolti per tutta la serata.
Punti ristoro
con le Pro Loco di Sanfrè, Ceresole d’Alba, Monticello d’Alba e Pocapaglia: ogni Pro Loco proporrà piatti locali, tra cui peperoni con bagna cauda, un antipasto misto della tradizione, ravioli burro e salvia, torta di nocciole con crema di gianduja; il tutto accompagnato dal vino dei produttori del Roero.
La tradizione
Il Cantè J’Euv, Canto delle uova o “questua delle uova” è un’usanza quaresimale che si svolgeva nelle comunità contadine di tutto il Piemonte meridionale: Langhe, Roero, Monferrato, Alessandrino e Acquese.
Per dare il benvenuto alla primavera, gruppetti di giovani, al ridestarsi della natura e del nuovo ciclo vitale, prendevano nottetempo la via delle colline e raggiungevano le aie delle cascine più lontane; qui si improvvisavano musici e cantori ed intonavano un canto sotto le finestre dei padroni di casa, aspettando che si destassero dal primo sonno per chiedere un dono in cambio dell’auspicio di nuova vita di cui erano portatori.
I contadini, spesso svegliati dall’abbaiar dei cani, scendevano nei cortili e donavano uova fresche o altri generi alimentari, che il gruppo di questuanti avrebbe conservato fino al lunedì dell’Angelo per preparare frittate durante la “merendina” di Pasquetta.
Alle famiglie avare che non aprivano la porta erano riservate alcune strofe di “maledizione” che la comitiva intonava per castigare la casa e gli abitanti che non accoglievano di buon grado lo spirito benefico primaverile di cui si sentivano ambasciatori.
Questo antico rito di propiziazione è stato fortemente radicato fino al periodo fra le due guerre.
Dagli anni ’70 molti gruppi locali hanno iniziato a riproporre spontaneamente il Cantè J’euv Dagli anni ’70 molti gruppi locali hanno iniziato a riproporre spontaneamente il Cantè J’euv, che è tornato ad essere uno dei momenti di festa e goliardia più in voga del periodo primaverile!
Le questue spontanee si svolgono in moltissimi paesi, ma ogni anno i gruppi di cantori spontanei dei Comuni del Roero si ritrovano insieme per una nottata di folklore, musica, canti, goliardia e convivialità con i banchetti enogastronomici delle Pro Loco.
Il canto
Il canto, tramandato nei secoli in forma orale, non ha un autore preciso: come tutti i canti tradizionali, è il frutto della creatività popolare, che esprime anche attraverso il canto e il rito i modi di pensare, di essere, di vivere di una comunità.
L’origine del canto si perde nella notte dei tempi.
Dal punto di vista del contenuto, il canto prevede qualche strofa iniziale di presentazione e di saluto, prosegue con alcune strofe di apprezzamento sugli abitanti della casa, poi c’è la richiesta delle uova e si conclude con un congedo benevolo o malevolo, in base alle reazioni della gente di casa.
La struttura del canto è formata quindi da tre parti: la presentazione, la richiesta delle uova, il congedo.
Non era e non è infrequente, poi, che alcuni canterini improvvisino delle strofe, adattando le alla situazione del momento o al contesto della casa, in particolare delle ragazze che l’abitano.
Di paese in paese il canto può variare leggermente, sia nel testo che nella melodia, ma conserva le caratteristiche fondamentali del ritmo e dell’armonia.
Organizzato da
Ecomuseo delle Rocche del Roero
Inizia
25 Marzo 2023
Finisce
25 Marzo 2023
Come partecipare
Evento gratuito
Indirizzo: Sanfrè, CN, Italia
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