Certo Rava, sin quasi verso la metà del nostro secolo, si attarda su temi che sembrano appartenere ad un altro mondo. Già il futurista Boccioni
così stigmatizzava impressionismo e divisionismo in una lettera del 1916: «Gli artisti piangono invasi dal grande sentimento della natura e tanto più singhiozzano quanto più verde è lo spettacolo e cocente il sole. Con questi sospiri di solitudine alpina, con queste lacrime di laghetto e sussurro di casolari, l’arte infila il viottoletto intimo e fangoso del quadro di genere [. ..] ». E qui Boccioni si riferiva nientemeno che a pittori come Grubicy e Pellizza da Volpedo, autore quest’ultimo di opere come Lo specchio della vita e Il Quarto Stato, tanto per fare un esempio!Ma sarebbe troppo sbrigativo ed ingiusto definire Giovanni Rava pittore provinciale attardato o stancamente procedente per tentati, i ed imprecisioni. Possiamo infatti dire che pittori realisti e veristi come il Rava continuano quell’opera di vera e propria esplorazione del territorio nazionale intrapresa dai maestri dell’Ottocento. civdenziando quegli aspetti delle campagne, del costume, dei modi di vita di «[. ..] uno Stato unito dallalw. ma. in basso, frazionato in infinite isole di cultura popolare e contadina». (Federico Zeri).
Si potrebbe infine dire che un Rava, che si attarda su temi naturalistici (mentre le avanguardie artistiche premono e le mode cambiano a velocità impazzita), con quel suo amore per gli animali. gli alberi, i corsi d’acqua, gli uomini della terra, sembra presagire il grande cambiamento (e quindi ad esso opporsi per moto d’inconscia difesa), che imprimerà un’altra faccia al mondo e al millenario rapporto uomo-natura. In effetti, quelli del Rava sono tempi lontanissimi. Chi resisterebbe oggi ore e giorni presso la Bealera maleodorante, dove non si potrebbero che dipingere scatole di pesticidi e cumuli di rifiuti organici? Un corso d’acqua a quei tempi, poteva ancora essere visto come una vena vitale della terra e non una fogna da nascondere
Autori vari (a cura di W. Accigliaro – F. Fabiano – R. Maggio Serra – F. Traversa – S. Volpe), Giovanni Rava. Vita e testimonianze d’arte, Canelli 2011.
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