Crediti immagine: Uve — Rooms & Wine Bar
Il vino rosso non si serve freddo o fresco! Questa è una regola da anni accettata.
Eppure non è infrequente nei bistrot del quartiere latino a Parigi, o nelle classiche vie della movida notturna delle grandi città italiane trovare secchielli con ghiaccio con Beaujolais, Merlot o rossi d’annata.
Di fatto l’idea di bere alcuni rossi a basse temperature è sempre più popolare, e allora entriamo in merito alla questione sviscerandone i vari aspetti tecnici, ovvero come individuare i rossi giusti da bere freschi.
Grado alcolico
Il primo indizio da valutare è la percentuale di alcol. Un vino che si presti ad esser bevuto a basse temperature deve rientrare infatti in un range tra il 11% e il 13%.
Quadro acido
Altra caratteristica importante è l’acidità: meglio il ph del vino. I valori vanno compresi tra i 3,2 e il 3,4.
Età del vino
È necessario che si tratti di un’annata recente, giovane di vendemmia. In generale, un vino servito freddo risulterà comunque meno persistente e pieno rispetto a uno uguale a temperatura ambiente.
Il servizio
Una volta scelto il giusto tipo di vino, c’è un’altra accortezza da tenere a mente per salvare i caratteri organolettici del prodotto in questione.
La temperatura di servizio del nostro vino rosso “fresco” deve essere compresa tra gli 16 e i 18°C gradi.
È importante quindi mettere il vino in frigo poco prima dell’utilizzo, ma con cautela.
Una temperatura eccessivamente fredda causa infatti la riduzione della percezione di gran parte degli aromi, lasciandoci tra le mani un vino senza dubbio rinfrescante, ma dalla scarsa personalità.
Vini rossi delle Langhe
da bere freschi
Ecco di seguito i vini locali che vi suggeriamo.
Il Dolcetto
Solitamente considerato come vino da tavola, il Dolcetto è beverino e contadino.
Si contraddistingue per l’alta versatilità negli abbinamenti con i cibi: tajarin e agnolotti sono davvero perfetti, ma accompagna egregiamente anche i salumi, immancabili sulle tavole piemontesi.
Il Grignolino
Leggero e profumato, si può servire fresco, per accompagnare taglieri di formaggi e affettati.
Il Pelaverga
Speziato e intenso, fine e poco persistente, va servito a temperature intorno ai 16 – 17 gradi, per esaltare le note fruttate, seppur piacevolmente pungenti di questo vino.
Si tratta di una delle DOC più piccole d’Italia, con una produzione totale di circa 140.000 bottiglie annue: caratteristica che, insieme al prezzo abbordabile, contribuisce a renderlo un prodotto particolare.
Si abbina in modo spettacolare a taglieri di salumi, torte salate o frittatine.