Letture golose

Vini rossi da bere freschi in estate e non solo

Luglio 1, 2024
Uve Rooms - Wine Bar

Crediti immagine: Uve — Rooms & Wine Bar

Il vino rosso non si serve freddo o fresco! Questa è una regola da anni accettata.

Eppure non è infrequente nei bistrot del quartiere latino a Parigi, o nelle classiche vie della movida notturna delle grandi città italiane trovare secchielli con ghiaccio con Beaujolais, Merlot o rossi d’annata.

Di fatto l’idea di bere alcuni rossi a basse temperature è sempre più popolare, e allora entriamo in merito alla questione sviscerandone i vari aspetti tecnici, ovvero come individuare i rossi giusti da bere freschi.

Grado alcolico

Il primo indizio da valutare è la percentuale di alcol. Un vino che si presti ad esser bevuto a basse temperature deve rientrare infatti in un range tra il 11% e il 13%.

Quadro acido

Altra caratteristica importante è l’acidità: meglio il ph del vino. I valori vanno compresi tra i 3,2 e il 3,4.

Età del vino

È necessario che si tratti di un’annata recente, giovane di vendemmia. In generale, un vino servito freddo risulterà comunque meno persistente e pieno rispetto a uno uguale a temperatura ambiente.

Il servizio

Una volta scelto il giusto tipo di vino, c’è un’altra accortezza da tenere a mente per salvare i caratteri organolettici del prodotto in questione.

Vini rossi in frigo
Vino rosso in frigo? Sì, ma con cautela

La temperatura di servizio del nostro vino rosso “fresco” deve essere compresa tra gli 16 e i 18°C gradi.

È importante quindi mettere il vino in frigo poco prima dell’utilizzo, ma con cautela.

Una temperatura eccessivamente fredda causa infatti la riduzione della percezione di gran parte degli aromi, lasciandoci tra le mani un vino senza dubbio rinfrescante, ma dalla scarsa personalità.

Vini rossi delle Langhe
da bere freschi

Ecco di seguito i vini locali che vi suggeriamo.

Il Dolcetto

Solitamente considerato come vino da tavola, il Dolcetto è beverino e contadino.  

Si contraddistingue per l’alta versatilità negli abbinamenti con i cibi: tajarin e agnolotti sono davvero perfetti, ma accompagna egregiamente anche i salumi, immancabili sulle tavole piemontesi.

Il Grignolino

Leggero e profumato, si può servire fresco, per accompagnare taglieri di formaggi e affettati.

Il Pelaverga

Speziato e intenso, fine e poco persistente, va servito a temperature intorno ai 16 – 17 gradi, per esaltare le note fruttate, seppur piacevolmente pungenti di questo vino.

Uve Pelaverga – crediti foto vinidellelanghe.it

Si tratta di una delle DOC più piccole d’Italia, con una produzione totale di circa 140.000 bottiglie annue: caratteristica che, insieme al prezzo abbordabile, contribuisce a renderlo un prodotto particolare.

Si abbina in modo spettacolare a taglieri di salumi, torte salate o frittatine.