Letture golose

I vini frizzanti italiani Li conosciamo?

Maggio 7, 2024

Le categorie persone che conoscono le diverse tipologie di vino sono principalmente due:

  • sommelier professionisti
  • gli italiani appassionati di vino

Se non appartieni a uno di questi due gruppi, potresti vivere un momento imbarazzante quando, portando a casa di un amico una bottiglia che credi sia buona, finisca per sentirti dire che si tratta di “brodo commerciale da quattro soldi”.

Facciamo un po’ di chiarezza, partendo dall’abc, così che ti sia più facile orientarti nel mondo delle bollicine italiane.

In Italia si produce Champagne?

Beh, no, perché lo Champagne è un vino spumante che viene prodotto nella regione vinicola della Champagne, in Francia. E’ proprio questa zona che rende le caratteristiche di questo vino uniche e inimitabili.

In Italia produciamo altri spumanti di ottima qualità, che talvolta, non hanno nulla da invidiare al loro cugino francese.

La parola Spumante indica semplicemente un vino frizzante, ma non ne identifica il livello di dolcezza, la tipologia di uve utilizzate o il metodo di fermentazione.

I metodi di fermentazione

Il metodo Martinotti-Charmat e il metodo Classico sono i due modi attualmente in uso per produrre spumanti.

Il metodo Martinotti-Charmat

Prende il nome dal suo creatore, l’astigiano Francesco Martinotti, che per primo utilizza un‘autoclave per produrre lo spumante, e da Eugenie Charmat, che ne ha brevettato il metodo e l’ha diffuso in tutta Europa.

L’autoclave è oggi un recipiente di acciaio inox in cui si genera la presa di spuma.

Si tratta di processo piuttosto rapido (circa 15 giorni), ma il contatto con le fecce può essere prolungato anche per diversi mesi per ottenere spumanti di qualità.

Il metodo classico

Il metodo classico è il metodo della rifermentazione in bottiglia e corrisponde al méthode champenoise

La bottiglia è conservata in posizione orizzontale e il vino resta a contatto con i lieviti, che si depositano sul fondo.

Dopo un periodo di tempo (di minimo 9 mesi), il deposito deve essere rimosso, quindi lo si porta verso il tappo, così che possa essere espulso.

Molti produttori che utilizzano il metodo classico usano le stesse qualità di uva utilizzate per produrre lo Champagne, come lo chardonnay e il pinot nero.

Le tipologie di spumante

Per scegliere una bottiglia di bollicine (anche tenendo conto del tuo gusto personale) potrebbe esserti utile saperne leggere l’etichetta.

Ecco quindi alcuni termini che ne definiscono il contenuto, in base alla quantità di zuccheri contenuti nel vino:

  • brut nature o pas dosé o dosaggio zero → senza aggiunta di zuccheri dopo la seconda fermentazione, zucchero inferiore a 3 g/l
  • extra brut → zucchero fra 0 e 6 g/l
  • brut → zucchero inferiore a 12 g/l
  • extra sec o extra dry → zucchero fra 12 e 17 g/l
  • sec o dry → zucchero fra 17 e 32 g/l
  • demi-sec o medium dry → zucchero fra 32 e 50 g/l
  • dolce / amabile → zucchero superiore a 50 g/l

Gli spumanti italiani più conosciuti

Ora che dovrebbe essere tutto più chiaro anche per te, che magari non ti intendi di vino, è giunta l’ora di menzionare qualche bolla famosa della nostra nazione.

Prosecco

Aromatico, fruttato, frizzante e ideale per feste, il Prosecco è prodotto in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia. La sub-regione denominata Valdobbiadene è considerata in assoluto l’area più vocata per la produzione di questo vino.

Il vitigno base per la sua produzione è il glera, un’uva a bacca bianca, la cui percentuale deve costituire almeno l’85% del totale. 

La vinificazione del Prosecco segue il metodo Charmat, per questo si presta al consumo quando è giovane e fresco.

Franciacorta DOCG

E’ un metodo classico prodotto in Lombardia, più precisamente nella provincia di Brescia.

Le uve utilizzate sono chardonnay, pinot bianco e pinot nero e il risultato nel calice è un vino giallo paglierino tendente al dorato, dal gusto fresco, fine e armonico.

Asti Spumante DOCG

Direttamente dalle uve moscato, questo è uno spumante aromatico e dolce, che può essere prodotto con il metodo Charmat o classico.

I suoi profumi complessi lo rendono perfetto per accompagnare i dolci, ma da non sottovalutare è l’abbinamento con i formaggi stagionati, lievemente piccanti. Provare per credere.

Alta Langa DOCG

Bianco o rosato, è un metodo classico millesimato (ovvero, deve sempre riportare l’annata di raccolta delle uve in etichetta) e artigianale, di grande prestigio.

Anche questa bollicina è prodotta con uve pinot nero e chardonnay, meticolosamente raccolte a mano e pressate intere.

I tempi di affinamento sui lieviti sono piuttosto lunghi (minimo 30 mesi), come previsto dal disciplinare.

Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG

Lo spumante tipico della provincia di Pavia, nell’Oltrepo Pavese. Da disciplinare, ne esistono di quattro diverse tipologie:

  • Oltrepò Pavese metodo classico
  • Oltrepò Pavese metodo classico rosé
  • Oltrepò Pavese metodo classico pinot nero
  • Oltrepò Pavese metodo classico pinot nero rosé

Inutile dire che l’uva più utilizzata per la sua produzione è il pinot nero, a cui possono essere aggiunte in percentuali diverse chardonnay, pinot grigio e pinot bianco.

Trento DOC

Accanto all’Alto Adige, ai piedi delle Alpi, nasce il Trento DOC.

La composizione varietale qui si scosta leggermente da quanto abbiamo nominato sopra e aggiunge, ai classici chardonnay, pinot bianco e pinot nero il meunier, un’uva a bacca nera tipica della Francia.

Il tempo minimo di fermentazione sui lieviti è di almeno 15 mesi.

Lambrusco

Il Lambrusco è uno spumante rosso prodotto in Emilia Romagna.

Può essere prodotto con il metodo Charmat o classico e il suo gusto è amabile, con sapori freschi di lievito e un finale amarognolo.

E’ perfetto per essere bevuto giovane.

Altri vini frizzanti italiani

An passant, possiamo menzionare qualche altra zona di produzione di vini spumanti.

Ad Acqui, ricordiamo il Brachetto d’Acqui DOCG, uno spumante aromatico rosso.

In Friuli è possibile trovare numerosi spumanti dei Colli Orientali fatti con chardonnay, pinot nero, pinot bianco e friulano. I sapori freschi e fruttati sono davvero intensi.

Anche in Sicilia e Puglia, sebbene non ci sia una grande produzione, si iniziano a vedere i primi spumanti. Sono regioni calde, perciò i profumi sono fruttati e i gusti piuttosto intensi.

Una curiosità? In Liguria il produttore Bisson lascia che le bottiglie del suo pregiato spumante maturino sul fondale marino a 60 metri di profondità.