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Restaurato per la prima volta nel 1348, il castello di Monticello è indubbiamente il più efficace esempio roerino di architettura fortificata dell’epoca.
Il Trecento, secolo del Gotico (cortese e cavalleresco, dualistico ed angoloso), è contraddistinto dall’arricchimento strutturale nei possedimenti signorili nel Roero, seppur abbastanza frammentati territorialmente.
…ancora conservato nei suoi elementi originari, quali le due torri angolari, una rotonda e altra quadrata, le profonde caditoie a fronte, a conclusione del passo di ronda, i bastioni che accentuano il risalto della struttura monumentale…
ANDREINA GRISERI – 1974.
Posto a controllo della valle Tanaro e dei relativi feudi, il castello è appartenuto inizialmente ai vescovi d’Asti, subendo nei secoli successivi diversi cambi di proprietà: nel 1237 passa ai Gorzano d’Asti, nel 1341 ai Malabaila e nel 1376 se ne impadroniscono i Roero che ne inizieranno l’ampliamento e gli conferiranno l’attuale assetto definitivo.
Oggi gli interni rispecchiano in parte la fisionomia di residenza settecentesca, grazie all’intervento dell’architetto Rangone negli anni 1785-87.
LaStoria
Castello di Monticello
La notevole costruzione medievale è documentata dal 1187, quando i consoli del Comune di Alba promettono al vescovo di Asti di mantenerlo assediato fino a che i signori «de Govono», occupanti su concessione feudale dello stesso episcopato, si arrendano.
Altre citazioni documentarie sono del 1227, 1237, 1332 e del 1341, anno in cui dal vescovo viene concesso in feudo ai signori Malabaila.
La ricostruzione di questo castello, verosimilmente a opera dello stesso casato, avviene tra il 1342 ed il 1348, poi ancora dopo il 1370 a cura di Lodovico Malabaila.
È poi completato dagli astesi signori Roero dopo il 1376, anno in cui lo riconquistano per conto del vescovo di Asti e in cui viene a loro concesso con la signoria del luogo.
Tra il 1448 e il 1468 vari lavori, commissionati da Oddone II Roero, integrano ulteriormente la struttura del maniero, soprattutto realizzando il cosiddetto «Palazzo nuovo» tra i lati a sud e a ovest, nonché le caditoie in corrispondenza del cammino di ronda.
Dopo talune modifiche seicentesche (commissionate da Onorato Roero), opere considerevoli sono effettuate nel 1716-1717 nella manica di ponente, su committenza della contessa Laura Veronica Damiano, vedova del conte Bernardino Roero.
Poi l’edificio imponente non risulta troppo mutato neppure dagli interventi di un certo rilievo strutturale, eseguiti su progetto dell’architetto Carlo Francesco Rangone inizialmente incaricato nel 1785 dal conte Francesco Gennaro Roero in previsione delle sue nozze con la nobile Paola Del Carretto di Gorzegno.
Gli Esterni
Nel 1827 i Roero affidarono il compito di rimodernare i giardini del castello al celebre architetto paesaggista tedesco Xavier Kurten.
Xavier Kurten lavorò molto per Casa Savoia, ed è famoso per aver introdotto il giardino romantico all’inglese in Piemonte.
Il grande architetto, oltre a creare un magnifico giardino all’inglese, progettò tre viali paralleli per giungere al maniero, che percorribili ancora oggi, circondano la collina e sono sfalsati di una ventina di metri.
Il più breve parte dal cancello di Via Castello, quello intermedio, detto “viale dei tigli”, collega l’ingresso di Via Castello con quello di Piazza San Ponzio, mentre il terzo è detto “del pinnacolo” per la presenza di una piccola capanna circolare di legno, coperta con la paglia del Tanaro, oggi scomparsa.
La famiglia sta progettando di sostituirla con una serra vittoriana che verrà utilizzata come sala da tè.
Xavier Kurten aveva progettato anche un laghetto per la raccolta delle acque piovane, realizzato soltanto nel 2013; ampio 300 metri quadri, è alimentato dall’acqua proveniente dalle grondaie del castello.
N° di piani
Parco
Stile
Durata della visita
Prezzo del biglietto
Audioguide
Visite guidate
Gli Interni
La visita al castello inizia con la sala d’armi, posta ad un livello intermedio.
La Sala d’Armi
In questo vano si ammirano vari esemplari d’armature, lance, spade, mazze e di armi da fuoco risalenti ad epoche diverse.
Da qui si può accedere alla cappella gentilizia di S. Barbara, ricostruita in questa locazione nel 1786 per volere del conte Francesco Gennaro Roero.
In essa è osservabile, in particolare, la seicentesca pala d’altare dov’è raffigurata la Santa titolare.
Il piano di rappresentanza
Salendo internamente al piano di rappresentanza del castello, si accede al salone d’onore.
Dopo aver visitato la successiva sala del biliardo, si può accedere alla galleria settecentesca, ricca di arredi pregevoli ed elegantemente decorata da un ciclo di affreschi figurati e ornamentali, ispirati alla caccia.
Di seguito si può osservare la biblioteca del castello, dotata di molte pubblicazioni di pregio e caratterizzata da un grande camino.
Il cortile interno
Uscendo nel cortile interno è possibile ammirarne la sobria, severa compostezza delle pareti con emblemi dei Roero.
Esse sono caratterizzate dalle aperture con rispettivi archi di volta a tutto sesto o a sesto acuto, da due livelli di loggiati su un lato, dallo sportello d’accesso alla cisterna sottostante, dall’addossata torretta d’angolo che ospita la scala a chiocciola per accedere ai livelli superiori.
Le torri
All’ultimo piano dell’elevata torre rotonda è ubicata la prigione.
L’altra torre, in notevole evidenza sul lato opposto, è quella parallelepipeda, ruotata di 45 gradi rispetto allo spigolo dei prospetti verso sud ed ovest.
Invece due torrette pensili superiormente concludono il fronte settentrionale.
N° di stanze
N° di piani
Parco
Stile
Durata della visita
Prezzo del biglietto
Audioguide
Visite guidate
Prezzi e informazioni
Alcune informazioni utili per i visitatori
La visita all’interno del Castello è preceduta da una guida, mentre la visita al Parco si svolge in autonomia.
I visitatori possono inquadrare i QR Code installati nei vari punti d’interesse per ascoltare e vedere filmati direttamente con la spiegazione del padrone di casa.
Sono possibili visite guidate per gruppi con più di 15 persone tutto l’anno su prenotazione.
È anche possibile prenotare laboratori didattici per scolaresche o gruppi.
Castello + Parco
- Intero : 7,50 €
- Ridotto : 4,00 € per bambini 6 -14 anni
- Speciale Famiglia: 20,00 € 2 adulti + 2 bambini (6-14 anni)
- Possessori Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta: 5,00 €
- Gruppi : 7,00 € minimo 15 persone tutto l’anno su prenotazione
- Gratuiti: bambini fino a 5 anni, disabili, accompagnatori gruppi, giornalisti e guide professioniste
Parco
- Intero: 2,50 €
Aperture straordinarie
martedì 25 aprile
lunedì 1 maggio
giovedì 1 giugno
venerdì 2 giugno
martedì 15 agosto
lunedì 30 ottobre
martedì 31 ottobre
mercoledì 1 novembre
venerdì 8 dicembre
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