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La Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine a Coazzolo, conosciuta come La Cappella del Moscato, è un esempio straordinario di come l’arte contemporanea possa valorizzare e reinterpretare il patrimonio storico e paesaggistico.
La struttura ha conosciuto una seconda vita grazie all’intervento dell’artista britannico David Tremlett, celebre per la sua tecnica del “wall drawing”.
Questa trasformazione artistica ha reso la chiesetta un luogo di grande richiamo turistico e un punto di riferimento per l’arte contemporanea nelle Langhe e nel Monferrato.
La visita alla Chiesetta del Moscato è un’esperienza imperdibile, capace di emozionare e di lasciare un ricordo indelebile. Si può raggiungere attraverso bellissimi e suggestivi itinerari in mountain bike, E-bike o a piedi, immersi tra i vigneti
Dalla Chiesetta del Moscato, uno sguardo sul suggestivo vigneto delle ‘matite giganti’, un’originale installazione artistica a cielo aperto
Un piccolo comune di appena 300 abitanti con il suo borgo, il castello e un panorama che racconta storie di colline e tradizioni secolari
Un’opera d’arte che respira il paesaggio: la Chiesetta del Moscato, reinterpretata da David Tremlett, trasforma linee e colori in un racconto visivo che dialoga con la bellezza senza tempo delle colline
LaStoria
La cappella del Moscato
La rinascita di un edificio dimenticato, luogo di culto per la comunità nel suo passato, il declino e il recente intervento che l'ha riportata al suo splendore con un tocco di modernità
La Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine fu costruita alla fine del Seicento e, per oltre tre secoli, ha rappresentato un luogo di culto per la comunità locale.
Tuttavia, con il passare del tempo e il progressivo spopolamento delle campagne, l’edificio venne abbandonato e lasciato in stato di degrado.
Nel 2017, grazie alla visione dell’allora assessore alla cultura di Coazzolo, Silvano Stella, venne deciso di recuperare la chiesetta attraverso un intervento che combinasse restauro e arte contemporanea.
La scelta cadde su David Tremlett, un artista già noto per il suo lavoro nella Cappella del Barolo a La Morra.
Tremlett accettò la sfida, vedendo nella chiesetta un’opportunità unica per creare un legame tra la sua arte e il paesaggio circostante.
Gli Esterni
Un'opera che è parte integrante del paesaggio naturale
Le forme geometriche, linee semplici e rigorose, creano un effetto visivo che cambia con le stagioni, rendendo la chiesetta un elemento dinamico e vivo nel paesaggio.
Tremlett ha scelto una palette cromatica ispirata al territorio: la terra di Siena è utilizzata per il corpo principale della cappella e richiama le tonalità calde del terreno delle Langhe.
Il giallo intenso, applicato all’atrio porticato, simboleggia la luce e l’energia che caratterizzano i campi di girasoli e grano, mentre il verde oliva presente nel basamento e nella sacrestia, è un omaggio ai vigneti e alla vegetazione locale.
Durata della visita
Prezzo del biglietto
Audioguide
Visite guidate
Una delle caratteristiche più affascinanti dell’opera di Tremlett è la sua capacità di integrare l’arte contemporanea in un contesto rurale
Dall’atrio porticato, lo sguardo si apre su un panorama che intreccia colline, vigneti e cielo, incorniciato dalle geometrie (crediti unagocciadicolore.com)
Le tracce di Tremlett nelle Langhe
Un viaggio tra arte contemporanea e patrimonio storico
L’intervento di Tremlett a Coazzolo non è un episodio isolato. L’artista britannico ha già lasciato il segno nelle Langhe con altre opere significative.
La Cappella del Barolo è stata realizzata nel 1999 insieme a Sol LeWitt, è diventata un’icona della regione. Situata a La Morra, è famosa per le sue vivaci decorazioni esterne.
Poi c’è la cappella seicentesca del Relais San Maurizio a Santo Stefano Belbo, dove Tremlett ha decorato gli interni, accessibile agli ospiti del relais.
Infine l’ex oratorio di San Michele, nel centro storico di Serravalle Langhe, che è stato trasformato in un luogo di arte contemporanea grazie all’intervento artistico.
Le opere testimoniano il forte legame dell’artista con il territorio e la sua capacità di valorizzare il patrimonio storico attraverso il linguaggio dell’arte.
Il maestro dei pigmenti naturali
La sua tecnica, chiamata "wall drawing", consiste nell'applicare i colori direttamente sulla superficie, utilizzando materiali come il pastello a cera e il pigmento secco.
Dopo aver studiato scultura al Royal College of Art di Londra, Tremlett ha intrapreso numerosi viaggi in Australia, Africa, Iran, Afghanistan e India, entrando in contatto con grandi superfici policrome coperte a mano mediante pigmenti; scopre così le polveri colorate, che risultano perfette per le sue esigenze di viaggiatore.
Nato nel 1945 in Cornovaglia, è noto per i suoi interventi di wall drawing realizzati con pigmenti naturali applicati a mano su superfici architettoniche
Originariamente costruita nel 1914 come rifugio per i vignaioli, la cappella è stata trasformata in un simbolo di creatività e innovazione, con colori vivaci e forme geometriche che contrastano armoniosamente con il paesaggio circostante
La cappella del Moscato
Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine, Coazzolo, AT, Italia
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La torre di Castellino Tanaro
Torre di Castellino Tanaro, SP115, Castellino Tanaro, CN, Italia
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