Dogliani — Piazza Umberto I
Festival della tv: Ludovico Einaudi con Aldo Cazzullo
Un incontro tra musica e parola per esplorare il valore del silenzio, della memoria e dell'identità attraverso l’opera di due protagonisti della cultura italiana
da venerdì
23 Maggio 2025
alle 16:30
a venerdì
23 Maggio 2025
alle 17:15

Nel dialogo tra arte musicale e narrazione culturale si aprono spazi di riflessione intima, capaci di sottrarci alla frenesia e restituirci un senso più profondo del tempo.
La musica, come la parola, può raccontare una nazione, uno stato d’animo, una generazione.
E quando queste due forme si incontrano, si genera un racconto che tocca la memoria, il silenzio e la coscienza collettiva.
L’incontro nasce da un desiderio condiviso di interrogarsi su ciò che resta essenziale: il suono, la scrittura, il sentire.
Ludovico Einaudi: la poetica del piano
Ludovico Einaudi, nato a Torino nel 1955, è oggi uno dei compositori contemporanei più apprezzati al mondo.
Dopo il diploma al Conservatorio di Milano e il perfezionamento con Luciano Berio, si confronta con il minimalismo americano al Tanglewood Music Festival, aprendo una via personale alla musica per cinema, teatro e balletto.
Colonne sonore come Intouchables (2011) e Nomadland (2020) lo rendono familiare a un pubblico vasto e trasversale, mentre album come Le Onde, Divenire ed Elements marcano la sua poetica fatta di introspezione, spazio sonoro ed emozione essenziale.
Con Underwater (2022), Einaudi torna alla purezza del pianoforte, componendo nel silenzio del lockdown una raccolta che è quasi un diario interiore.
Aldo Cazzullo: raccontare l’Italia
Aldo Cazzullo, nato ad Alba nel 1966, è inviato ed editorialista del Corriere della Sera, oltre che autore di numerosi saggi sulla storia e l’identità italiana.
Con A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia, ha raggiunto le 250.000 copie, confermandosi come uno degli scrittori più letti e influenti nella saggistica contemporanea.
Nei suoi libri e articoli, Cazzullo unisce rigore storico e linguaggio accessibile, costruendo ponti tra la memoria collettiva e le urgenze del presente.
Il suo dialogo con Einaudi è l’occasione per far emergere la musica come testimonianza del nostro tempo, ma anche come veicolo di un sentire comune e profondo.
Il festival
Dal 23 al 25 maggio 2025, Dogliani, nel cuore delle Langhe, ospita la quattordicesima edizione del Festival della TV, appuntamento divenuto punto di riferimento nazionale per il dibattito sui media, la comunicazione e il ruolo della tecnologia nella società.
La cittadina piemontese si trasforma per tre giorni in un laboratorio culturale a cielo aperto, in cui il confronto tra idee, formati narrativi, modelli di informazione e esperienze umane crea uno spazio condiviso di riflessione, scambio e ascolto.
In un contesto storico segnato da accelerazione digitale, iperconnessione e crescente polarizzazione sociale, il festival propone una pausa di senso: un invito a ripensare ciò che ci unisce davvero.
Ritrovarsi, oltre la connessione
Il tema del 2025 è Ritrovarsi, parola densa che segna un ritorno a ciò che è autentico, tangibile, umano.
Se oggi disponiamo di strumenti straordinari per essere costantemente connessi, ci accorgiamo sempre più spesso che manca la profondità del contatto, la verità dello scambio, la presenza fisica dell’altro.
Quello che sembrava la cura alla solitudine – l’universo dei social, delle piattaforme, delle identità virtuali – rischia di trasformarsi in un meccanismo che isola, semplifica, frammenta.
In questo contesto, ritrovarsi non significa solo rivedersi, ma anche riconoscersi, rallentare, condividere esperienze vere, non costruite per essere consumate da uno schermo.
Media, tecnologia e realtà
Il Festival della TV si interroga sul rapporto tra tecnologia e realtà, tra strumenti digitali e esperienza vissuta, chiedendosi se i mezzi che utilizziamo per rappresentare il mondo stiano diventando fini a sé stessi.
Rimettere al centro la comunità reale, riconsiderare la scala dei valori, significa invertire la tendenza che ci vuole spettatori permanenti della nostra stessa vita, in una narrazione continua ma superficiale.
C’è bisogno di profondità, di contraddittorio, di racconti lenti che resistano alla velocità della notifica e del feed.
Nel riconoscere la potenza trasformativa della tecnologia, il festival lancia un monito: usiamola per potenziare la realtà, non per sostituirla.
Dogliani, per tre giorni, si fa simbolo di questo riscatto narrativo, dove la presenza, la parola detta, l’ascolto reciproco diventano strumenti per costruire un futuro condiviso.
Organizzato da
IL – Idee al Lavoro srl

Inizia
23 Maggio 2025
Finisce
23 Maggio 2025
Come partecipare
Ingresso gratuito
Indirizzo: Piazza Umberto I, Dogliani, CN, Italia
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