Nelle Langhe il periodo della raccolta è sempre atteso dai produttori con un misto di eccitazione e timore: il primo per finalmente mettere mano sui risultati del duro lavoro, il secondo perché, come chiunque abbia vendemmiato potrà confermare, se ne esce davvero provati.
Sveglia all’alba tutte le mattine, a caricare e scaricare pesi per l’intera durata del ciclo solare nella speranza di un clima favorevole.
Un po’ ci si diverte pure, a mettere alla prova le nuove generazioni di baldi giovani sfidandosi a suon di numero di cassette riempite.
Sta di fatto che in questi mesi, nei paesi di campagna, ci siano pochi altri argomenti oltre a questo, e sia tutto un vociare e ipotizzare riguardo a quando comincia uno e quando l’altro.
Le tempistiche della vendemmia sono infatti influenzate da un gran numero di variabili, partendo dal tipo di suolo, le stratificazioni del terreno, il tipo di allevamento, l’esposizione e arrivando al tipo di coltivazione e alle scelte che ogni produttore fa per esaltare una determinata caratteristica dell’uva nel rispettivo vino che vuole ottenere (maggiore acidità, più profumi, meno tannino, etc.).
Avrete probabilmente già sentito dire che si inizia dai bianchi: scopriamo insieme quali vitigni maturano quando.
Quando si raccolgono le varietà piemontesi?
Arneis
Questo vitigno bianco autoctono del Roero dà vita a un vino fresco, dai profumi floreali e con una discreta acidità.
Le diverse annate influenzano i risultati della sua vendemmia in modo particolare: questo perché viene coltivato principalmente nei tipici terreni sciolti del Roero, che hanno criticità dal punto di vista dell’immagazzinamento idrico.
Nelle annate calde, come quella del 2017, le gradazioni zuccherine erano già alle stelle nel mese di agosto, portando alla vendemmia anticipata.
In annate normali l’Arneis raggiunge la maturazione a metà settembre.
Moscato Bianco
Il Moscato Bianco, anche detto Moscato di Canelli, è senza dubbio la cultivar aromatica più rinomata e diffusa in Piemonte.
Viene coltivata prevalentemente nell’area collinare tra i fiumi Tanaro e Bormida.
È uno tra i primi vitigni ad essere vendemmiato, solitamente nella seconda decade di settembre, preceduto solo dall’Arneis in annate calde come quella prima descritta.
Viene usato per la produzione del Moscato d’Asti DOCG, l’Asti DOCG, e il Piemonte DOC Moscato.
Dolcetto
Questo vitigno viene coltivato in abbondanza nel sud Piemonte da sempre.
Vittima della fama di vino da tavola, di quantità più che di qualità, sta oggi vedendo barlumi di speranza tra pochi coraggiosi produttori, interessati a dargli una nuova voce.
Molto diffuso nelle Langhe, da Alba fino alle quote più alte del Monregalese, il Dolcetto ha un’epoca di maturazione media, con raccolta nella seconda-terza decade di settembre.
Favorita
La Favorita è un vitigno a bacca bianca, la versione piemontese del Vermentino sardo e del Pigato ligure.
In Piemonte viene coltivato principalmente nel Roero e nella Valle Belbo, dando origine a un bianco profumato, fresco, di discreta acidità e buona struttura.
Nonostante questo vitigno sia di maturazione medio-tardiva, con la raccolta solitamente a fine settembre, esattamente come l’Arneis viene vendemmiato fino a 3/4 settimane prima nelle annate molto calde, a causa della sua scarsa predisposizione all’accumulo zuccherino.
Barbera
La Barbera è il vitigno più diffuso nella nostra regione: molto duttile, può dare origine ad una variegata tipologia di prodotti, che va dai novelli a grandissimi vini da invecchiamento.
Anche in questo caso il periodo di vendemmia varia in base a molti fattori, e ogni produttore ha un po’ il proprio credo, ma la sua epoca di maturazione viene considerata medio-tardiva in quanto la si raccoglie a fine settembre / inizio ottobre.
Nebbiolo
Il Nebbiolo è un vitigno coltivato in tutto il Piemonte: le Langhe e il Roero a Sud, dove trova maggior diffusione, i Colli dell’Alto Vercellese e dell’Alto Novarese a Nord, il Canavese e Carema.
È caratterizzato da elevato vigore e produttività molto variabile.
La sua maturazione è tardiva, con raccolta a inizio/metà ottobre: la coltivazione è infatti limitata a zone più vocate, in vigneti con esposizione ottimale.