Dall’azienda Borgogno Francesco, nel cuore delle langhe piemontesi, nasce il Barolo Riserva Brunate D.o.c.g. annata 2005.
Le uve Nebbiolo, utilizzate per la produzione e vinificate “in purezza” provengono, come ci indica l’etichetta, dalla zona del Brunate, nei pressi di La Morra (Cn), il cui terreno risulta ideale per la vinificazione di questo vino.
Come ben sappiamo il Barolo ha un’ottima longevità che gli permette di conservarsi e migliorarsi nel tempo, raggiungendo pienamente quell’eleganza e vigore che tanto lo caratterizzano.
Esemplare in questo caso appare il Barolo che oggi assaggiamo, che presenta sì una buona struttura generale ma non ancora definita in tutte le sue parti. Occorrerebbe, dunque, attendere un minimo di 1-2 anni per degustarlo davvero in tutta la sua completezza, considerando anche che l’annata 2005 promette notevoli risultati.
Analizziamolo quindi nel particolare attraverso la scheda tecnica:
Il colore è limpido, di un granato mediamente intenso con lievi riflessi aranciati. Scorre denso nel bicchiere evidenziando gli archetti dati dagli alcooli presenti (14,5 gradi).
Il profumo appare delicato e leggermente speziato con richiami di piccoli frutti rossi come la mora ed il ribes.
Il sapore è secco con una buona dose sapida e acida. Fruttato e abbastanza tannico, poco speziato e fortemente amarognolo.
Nonostante al momento risulti poco morbido ed equilibrato, questo è certamente un vino di grandi potenzialità che, con la giusta attesa, raggiungerà la sua massima espressione evolutiva.
Abbiniamolo chiaramente a piatti ricchi e saporiti a base di carne rossa e selvaggina: stufati, arrosti e brasati in genere, cinghiale, lepre al civet, bollito, camoscio…o con formaggi ben stagionati o erborinati.
Va servito alla temperatura di 18/20 gradi previa decantazione.