Nel cuore delle Langhe piemontesi, a due passi da Monforte d’Alba, troviamo un’azienda agricola a conduzione familiare che da sessant’anni vinifica seguendo quelle semplici e buone tradizioni tramandate nel tempo.
Mi riferisco alla cantina Oreste Stefano, da cui proviene il buon vino che ho avuto la fortuna di assaggiare: il Dolcetto d’Alba D.o.c. 2010, il vino della convivialità per antonomasia.
Prodotto “in purezza” (esclusivamente con uve Dolcetto), questo vino colpisce per la sua armonia e ampiezza di profumi.
Essendo giovane è perfetto se consumato nell’anno che segue la produzione ma si conserva bene anche fino a 2/3 anni.
Si presenta limpido, di color rosso rubino intenso con leggeri riflessi violacei.
Il suo bouquet è ricco di profumi, delicato e rimanda ai piccoli frutti rossi come il ribes e la ciliegia.
Il sapore è secco, non dolce (come suggerisce il nome), piacevolmente amarognolo nel finale e abbastanza caldo (13,5 gradi di alcolicità).
L’acidità presente, caratteristica tipica del vitigno, si equilibra perfettamente con tutte le altre componenti (sapidità, alcooli…) rendendo questo Dolcetto, anche grazie alle evidenti note fruttate, meno spigoloso di altri.
Vino da tutto pasto lo possiamo combinare a semplici e gustosi taglieri di salumi e formaggi di media stagionatura, torte salate di verdura, vitello tonnato, frittate, insalata russa; a primi piatti come risotti o pasta fresca tra cui gnocchi, tagliatelle o agnolotti conditi con sughi di carne, funghi o formaggi, fino ai secondi “leggeri” a base di carne bianca.
Va servito alla temperatura di circa 14/16 gradi.
Buona degustazione!