Le Langhe sono famose soprattutto per il vino e la gastronomia e, in una vacanza da queste parti, di solito si passa da una cantina ad un ristorante, cercando di assaporare quanti più gusti possibile!
Ma le colline del vino possono essere un’ottima meta anche per gli amanti della bicicletta, offrendo parecchie escursioni tra panorami e ambienti meravigliosi per la maggior parte dell’anno.
#1 Occhio alla salita
Per chi di voi fosse un po’ distratto, la collina presuppone delle salite!
Non spaventatevi, niente di sovrumano, ma se siete abituati alla bicicletta in pianura dovete entrare in un’ottica un po’ diversa. Intanto mettetevi il cuore in pace: le salite sono inevitabili.
È possibile fare dei bellissimi percorsi evitando quelle più dure, ma in generale da queste parti è impossibile percorrere più di qualche kilometro in piano.
A differenza di altre zone d’Italia, la Langa presenta colline non molto dolci, specialmente nella parte detta Alta Langa.
Quindi potrai trovarti ad affrontare salite piuttosto ripide, che prevedono un minimo di allenamento per chi decide di farsi una pedalata per smaltire le prelibatezze dalla gastronomia langarola.
Non siamo sulle Dolomiti, ma sicuramente se non mettete il sedere su una bici da anni potrebbe essere piuttosto frustrante rendersi conto della resistenza opposta dalla forza di gravità al vostro avanzamento lungo la strada.
Non vi ho spaventato? Siete ancora convinti di infilare pantaloncini e caschetto? Bene, proseguite al consiglio #2.
#2 Scegli il percorso
È importante pianificare la propria uscita tenendo conto della propria condizione fisica e del tempo a disposizione.
I paesi in Langa sono spesso piuttosto vicini uno all’altro e permettono di creare degli anelli (come questo giro) con diversi punti di sosta, per cui non vi troverete mai dispersi in mezzo al nulla.
Però considerate che 10 km di saliscendi stancano molto di più di 10 km in pianura!
Quindi studiate a grandi linee il percorso per capire quali e quanti dislivelli dovrete affrontare.
Soprattutto in Alta Langa raggiungere un paese a 15 km può richiedere di scollinare anche 2 o 3 volte e accumulare facilmente 1000 metri totali di dislivello.
Tutto questo potrebbe trasformare quella che sulla carta sembrava una semplice gita di un paio d’ore in una piccola odissea che non finisce mai!
#3 Pedala bene
Può sembrare una sciocchezza, ma i più esperti sanno bene che una corretta postura sulla bici e sui pedali è importantissima.
Innanzitutto vi permette di fare meno fatica e godervi di più la vostra uscita, ma in salita vi permette anche di evitare fastidi e piccoli infortuni, perché in questa fase sollecitiamo molto di più le articolazioni e diventa quindi fondamentale avere una corretta posizione in sella.
Per quanto riguarda la posizione non esistono regole assolute, ma alcuni principi generali. In rete potete trovare molti tutorial che vi spiegano come procedere, ad esempio questo.
Per quanto riguarda il cambio vi consiglio di usare i rapporti corti: a parità di velocità è infatti meglio suddividere lo sforzo in più pedalate e in questo modo non affaticherete troppo i muscoli e soprattutto le ginocchia.
Se ci pensate è come con l’automobile: se immaginiamo di essere in salita ai 30 all’ora, a parità di massa da spostare sarà molto più facile farlo in seconda marcia che in quarta!
#4 Non avere fretta
Le salite richiedono molta energia e costanza, prendetevela comoda! Non abbiate fretta, dopo tutto la bicicletta deve essere un piacere.
Se prendete una salita con troppa foga, vi ritroverete a fermarvi spesso e questo vi impedirà di trovare il vostro ritmo. È un po’ come camminare in montagna, la differenza è che qui nel giro di una mezz’ora ci sarà sicuramente un tratto pianeggiante o una discesa per rifiatare.
Ma attenzione, volte questa è un’arma a doppio taglio, vedere la strada che sembra scollinare poco più avanti induce spesso ad accelerare la pedalata per raggiungere prima la fine della salita. Non fatevi incantare da queste sirene!
Gestite le vostre energie e non arriverete esausti alla meta.
#5 Controlla la bici
La vostra bici è un po’ il vostro destriero, e vi deve accompagnare nelle avventure attraverso le colline delle Langhe: assicuratevi che sia in ordine.
- Controllate le ruote: non devono essere troppo sgonfie per non rallentarvi e nemmeno troppo gonfie per permettere di assorbire le asperità dell’asfalto. I differenti tipi di ruote delle bici richiedono differenti pressioni, anche in questo caso potete facilmente farvi aiutare dalla rete.
- Verificate che i freni funzionino bene: se siete particolarmente temerari in alcune discese è facile raggiungere velocità molto alte. Non vorreste scoprire agli 80 all’ora che i freni della vostra bici non funzionano bene!
- Date infine un’occhiata alle parti che richiedono di essere lubrificate come catena, cambio e pedali: la scorrevolezza di queste parti può aiutarvi molto quando siete in salita, mentre inutili attriti si faranno sentire più che in pianura.
Bonus #6 per gli amanti delle sfide
Se siete dei ciclisti un po’ allenati che non hanno paura delle pendenze, ma anzi vogliono mettersi alla prova, le occasioni non mancano.
Esiste infatti un itinerario chiamato Le salite dei campioni, elaborato dall’associazione Alta Langa che tocca 6 salite particolarmente impegnative, intitolate ad altrettanti campioni del ciclismo.
Ad esempio abbiamo la salita Jacques Anquetil che da Bonvicino porta a Murazzano. Può essere un’alternativa nell’escursione in bici che presentiamo in questo articolo, portandovi da Dogliani a Murazzano.
Dovete solo cercare il percorso più adatto a voi, poi una bella colazione abbondante e via, ci si vede in cima alla salita!