In ritardo come sempre, correvamo come dei pazzi per cercare di arrivare in tempo al nostro appuntamento da Cà Neuva a Dogliani.
(è meglio che la polizia smetta di leggere qui)
Giusto prima di fiondarci nel centro cittadino, ho intravisto un piccolo segnale blu con su scritto “Santa Lucia”. Esattamente il nome della via che stavamo cercando! Ma noi, fedeli al nostro navigatore satellitare, abbiamo percorso tutta la strada fino a raggiungere il lato opposto di San Luigi. Si stava facendo sempre più tardi.
Dispersi nel nulla e provando un po’ di vergogna, alla fine abbiamo telefonato. Ci trovavamo a 20 minuti dalla nostra destinazione e pensate un po’? Dovevamo girare proprio dove avevo visto quel cartello.
Morale della favola: quando vi trovate tra queste bellissime colline, non fidatevi dei navigatori. Controllate sempre la strada il giorno prima e partite con largo anticipo, in modo da avere tutto il tempo necessario per trovare le cantine più nascoste e isolate.
Finalmente arriviamo
Beh, alla fine ce l’abbiamo fatta, con ben 30 minuti di ritardo! Fortunatamente Sergio, il titolare, e suo genero ci hanno accolti con un sorriso. Tutta la tensione accumulata è svanita all’istante. Era una bellissima giornata di sole e i fiori erano sbocciati. Dopo aver messo Nico nel passeggino per la sua ennesima visita in cantina, abbiamo iniziato con la degustazione.
Il tavolo era apparecchiato magnificamente: l’attenzione ai dettagli era superba e c’erano ben 8 bottiglie ad aspettarci!
I Dolcetto di Cà Neuva
Sergio è un uomo davvero orgoglioso. Si capiva che ci trovavamo al di fuori delle terre del Barolo per come insisteva nel farci assaggiare tutti i suoi vini. Desideroso di farsi conoscere voleva sapere le nostre opinioni e osservare le nostre reazioni.
Così, naturalmente, abbiamo degustato il famoso Dolcetto, l’orgoglio di Dogliani. Infatti, Cà Neuva ne produce ben 3 tipologie diverse!
Il primo è un insieme di uve provenienti da diversi vigneti, ben bilanciato, mentre il secondo e il terzo, rispettivamente ‘L Sambu e Superiore, sono vini più strutturati e complessi. Secondo Sergio, il segreto del Dolcetto è l’essere “un vino da tutto pasto, che può accompagnare i piatti dalla prima all’ultima portata”.
Un blend sorprendente
Nonostante io preferisca l’espressione delle uve pure, provenienti da un unico vitigno, sono rimasta affascinata dal suo blend di Nebbiolo, Barbera e, beccatevi questo…Cabernet Sauvignon!
Il vino si chiama Excelso, dal nome del padre Celso. Quando gli ho chiesto come mai aveva scelto di piantare proprio del Cabernet, mi ha risposto: “tutta colpa del vivaista”! Già, perché Sergio aveva ordinato altre viti. Invece, ricevette 250 piante di Cabernet. Così iniziò a sperimentare questa piccola quantità. Lo stuzzicava l’idea di poterle usare per un blend. Il risultato fu questo vino fantastico!
Purtroppo, la degustazione stava giungendo al termine, ed era arrivato ormai il momento di continuare con la visita della cantina. Abituata a visitare aziende piuttosto grandi, di quelle che sfoggiano tutte le botti in legno che posseggono, come Sylla Sebaste, mi sono stupita dei soli due minuti dedicati alla visita della vecchia cantina. Tutto quello che si può vedere sono i contenitori in acciaio inox per la fermentazione e conservazione del famoso Dolcetto.
Questa modestia e semplicità però, rendono la visita piacevole a modo suo.
Dopo aver acquistato alcune bottiglie da portare a casa (nuovamente in ritardo per il nostro prossimo appuntamento), Sergio ci ha voluto tentare con un rosé sperimentale, creato per un cliente speciale. Ancora una volta, la generosità e l’orgoglio sono stati travolgenti.
Dopo aver visitato così tante cantine di Barolo e Barbaresco, questa esperienza mi ha ricordato che proprio dietro l’angolo, in un posto chiamato Dogliani, ci sono piccole cantine pronte ad accoglierti e a farti sentire come a casa tua in ogni modo.
Più che assaggiare i suoi vini, sembrava che li stessimo condividendo con lui.
Quindi, quando venite nelle Langhe, ricordatevi dei vignaioli che producono vini eccezionali, spersi nelle terre del Dolcetto!