E’ già capitato più volte che ci fermassimo davanti al cancello della cantina Sylla Sebaste, vicino alla cappella di San Pietro a Barolo. E’ un luogo perfetto sia per il trekking, sia per rilassarsi, prendere il sole o fare un pic-nic.
Mi sono sempre chiesta, però, com’era la cantina dall’altra parte della cancellata e finalmente ho deciso di andare a vedere.
Il proprietario, Fabrizio, ha risposto via mail alla mia prenotazione online in sole due ore, addirittura durante la pausa pranzo: un anomalia per questa zona! Non c’è che dire, mi ha fatto buona impressione fin dall’inizio.
Nella risposta si è scusato anticipatamente, avvisandomi che la cantina non era al massimo delle possibilità, per via del molto lavoro. Anch’io, però, non ero nelle migliori condizioni, dovendo portare il mio bimbo di 5 mesi e i suoceri!
Era una bellissima giornata di sole e, aspettando Fabrizio, abbiamo osservato i vignaioli potare diligentemente le viti nelle vigne spolverate di neve, con dietro lo sfondo spettacolare delle Alpi imbiancate.
Finalmente Fabrizio, un uomo solare, è venuto a salutarci e a mostrarci la splendida vista sulle Langhe. Ha raccontato la storia della cantina e di come questa abbia sofferto la negligenza dei diversi proprietari fino a quando nel 2000, insieme a suo zio, decise di farsi avanti e acquistare la proprietà.
Fabrizio, da sempre amante del vino, non aveva esperienza nella produzione vitivinicola, così dal 2009 collabora con un enologo.
Vista la situazione antecedente, Fabrizio ha saggiamente deciso di investire nella sistemazione delle vigne, nella pulizia e nel restauro della cantina. Ci ha mostrato le enormi botti da 75 ettolitri, dove invecchia il Nebbiolo da Barolo. Adoro quelle botti gigantesche!
Da lì, la visita prosegue nella spaziosa sala degustazione, moderna e abbastanza grande per ospitare gruppi numerosi. La cosa che più mi è piaciuta, è il mobile dove vengono riposti i bicchieri, costruito a partire da un tino usato. Inoltre, ha servito alcuni affettati e formaggi in accompagnamento a un paio di vini.
Sono andata alla visita non conoscendo affatto questa cantina e senza essermi informata sui loro punteggi, recensioni o reputazione in genere. In questo modo, non sono stata condizionata dalle opinioni altrui e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Mi sono piaciute sopratutto le storie che Fabrizio racconta sui vini, i suoi bambini. Dopodiché, mi ha guardato domandandomi: “vuoi assaggiare qualcosa di particolare?” e io, senza esitazione, ho risposto: “Sì!”
Ho scelto il Rosis, un rosé di Nebbiolo proveniente dalle uve del secondo diradamento. Inizialmente, voleva farne uno spumante, ma appena l’uva arrivò in cantina, con quei profumi così intensi, decise di conservarli e farne un rosé.
Poi è arrivato il Nebbiolo insieme a un’altra storia da raccontare. Dopo aver passato del tempo con un caro amico di Modena, Fabrizio assaggiò il vero aceto balsamico, che gli diede l’idea di usare barrique di ciliegio per invecchiare una parte del suo Nebbiolo. In questo modo, si percepisce ancora il carattere originale del Nebbiolo ma, allo stesso tempo, si ottiene un vino bevibile e rotondo, con noti di amarene, profumi dolci, di cannella e chiodi di garofano.
Il ciliegio è sempre stato parte della storia delle Langhe, perché veniva usato per marcare e dividere i vigneti.
Finalmente è arrivato il momento del Barolo. L’annata più recente è più vecchia di un anno rispetto agli altri vini. Quindi, ci ha servito il 2009, che ha subìto un invecchiamento di 36 mesi in legno, 6 mesi in acciaio e un anno in bottiglia.
Fabrizio è fortunato, poiché possiede l’unica parte del famoso cru Bussia (situato quasi per intero nel comune di Monforte d’Alba) presente solo in piccola parte nel comune di Barolo. Il terreno di questa vigneto è composto di argilla chiara e sabbia, caratteristica che dona al vino sentori di terra e cioccolato.
Questa annata in particolare, è il primo Barolo fatto interamente da Fabrizio. Alcune di queste vigne hanno più di 60 anni. Sono quindi diradate naturalmente e donano dei vini molto bilanciati.
La visita mi ha lasciato davvero entusiasta per questa bella scoperta. La vista è meravigliosa, il produttore cordiale e disponibile e i vini sono intriganti! A meno di 30 euro per bottiglia di Barolo, il rapporto qualità/prezzo è davvero ottimo.
Ma quello che più ho apprezzato, è stato il trattamento personale che si riceve da Sylla Sebaste.
A mio avviso, stanno prendendo le giuste decisioni per instaurare una collaborazione virtuosa con la comunità, organizzare eventi e offrendo addirittura la possibilità di pranzare direttamente in cantina, chiamando uno chef a domicilio, in modo da offrirvi la migliore esperienza di visita possibile.
Se anche tu sei interessato a incontrare Fabrizio e conoscere la storia di Sylla Sebaste, clicca qui per prenotare la tua visita :-)