Serralunga d’Alba — Fondazione E. di Mirafiore

La letteratura salverà il mondo?

Un incontro che esplora il ruolo della letteratura come strumento di resistenza, comprensione e trasformazione in un mondo sempre più distratto

from Saturday

07 February 2026

at 18:30

to Saturday

07 February 2026

at 20:00

La letteratura salverà il mondo? - eventi

È da questa domanda — insieme provocatoria e necessaria — che prende avvio l’incontro della Fondazione Mirafiore con Mario Desiati e Antonio Franchini.

Un dialogo che nasce in un momento di evidente crisi della lettura: secondo i dati diffusi dall’Associazione Italiana Editori in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino 2025, il mercato editoriale italiano è sceso del 3,6% rispetto al 2024, mentre il tempo medio dedicato alla lettura è passato da 3 ore e 32 minuti nel 2022 a 2 ore e 47 minuti nel 2024.

La lettura sembra perdere terreno, ma la domanda resta: può ancora la letteratura offrirci strumenti per resistere, comprendere, trasformare?

Storie che ci difendono

In una società dominata dalla velocità e dall’iperconnessione, dove l’attenzione è frammentata e il tempo si consuma in scroll continui, quale spazio può riservare ancora la vita quotidiana alla pagina scritta?

Eppure, proprio la letteratura — insieme alla poesia — resta uno dei pochi linguaggi in grado di difendere la nostra umanità, educare lo sguardo, alimentare l’empatia, preservare il pensiero critico.

È qui che si inserisce il confronto tra Desiati e Franchini: due scrittori che, da prospettive diverse ma complementari, indagano da anni la forza salvifica delle parole.

Due sguardi, un interrogativo

Mario Desiati, vincitore del Premio Strega 2022 con Spatriati, ha saputo raccontare con intensità la frattura dei rapporti umani e le inquietudini della generazione contemporanea.

Nel suo ultimo romanzo, Malbianco, la conoscenza della Divina Commedia diventa àncora di salvezza per un prigioniero in un campo di concentramento: il potere della letteratura come ultimo rifugio possibile.

Antonio Franchini, scrittore e curatore editoriale per Giunti Editore, ha esplorato in Leggere, possedere, vendere, bruciare la vita dei libri da ogni prospettiva: quella di chi li ama, li colleziona, li commercia e persino di chi li distrugge, temendo la loro forza rivoluzionaria.

Tra editoria e resistenza

L’incontro offrirà uno sguardo doppio: quello dell’autore che plasma ogni giorno il linguaggio della fiction, e quello del maestro editoriale che osserva il destino dei libri una volta entrati nel corpo vivo della società.

Un dialogo che non cercherà risposte definitive o facili consolazioni, ma che invita a riscoprire la potenza intramontabile della parola scritta: come forma di libertà, come atto di resistenza al conformismo, come spazio per immaginare mondi diversi.

La rassegna

Un invito semplice e insieme impegnativo: esserci, informarsi, partecipare.

Fino al 18 aprile, con epilogo nella tradizionale Passeggiata resistente del 25 aprile, il teatro della Fondazione Mirafiore, immerso tra le vigne di Serralunga d’Alba, torna a essere casa del pensiero critico, della memoria e del dialogo civile.

Una nuova edizione del Laboratorio di Resistenza permanente rinnova l’appello alla partecipazione e alla riflessione.

Coltivare la complessità, custodire il dubbio, difendere la bellezza del confronto

così la direttrice Paola Farinetti ha sintetizzato la rotta, richiamando l’idea di libertà come partecipazione.

Proprio #partecipazione è la parola-guida di questa stagione, con 24 incontri in orario preserale.

Un calendario intenso, aperto da un prologo con il cardinale Gianfranco Ravasi, seguito dalla presentazione del primo romanzo di Oscar Farinetti, La regola del silenzio, introdotto in dialogo con Giulia Ichino, editor di Bompiani.

Due momenti che hanno dato il via a un percorso condiviso: quello di una comunità che sceglie di restare vigile, curiosa, attenta.

Laboratorio di resistenza permanente

Il Laboratorio di Resistenza permanente nasce per attualizzare i valori della Resistenza storica, adattandone il significato e l’eredità morale alle sfide contemporanee.

Nel corso dell’anno, il teatro della Fondazione ospita incontri, letture, spettacoli e dibattiti sui grandi temi del vivere civile.

Giornalisti, uomini e donne di cultura, scienza, economia e politica si alternano in un confronto aperto e intergenerazionale.

Questa rassegna è divenuta, dopo anni di attività, una vera comunità del pensiero, che si ritrova ogni settimana per indagare la contemporaneità, riflettere sui valori da proteggere e rinnovare l’impegno civile attraverso linguaggi accessibili a tutti.

Organized by

Fondazione E. di Mirafiore

Begins

07 February 2026

at 18:30

Ends

07 February 2026

at 20:00

How to participate

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito

Indirizzo: Via Alba, Serralunga d'Alba, CN, Italia

Fondazione E. di Mirafiore

Via Alba, Serralunga d'Alba, CN, Italia
Directions ↝

Fondazione E. di Mirafiore

La Fondazione E. di Mirafiore, voluta da Oscar Farinetti, nasce con un obiettivo primario: risvegliare lo spirito critico promuovendo la crescita culturale in un ambiente ludico e piacevole. La dicitura E. di Mirafiore sta per “Emanuele di Mirafiore”, figlio naturale di Vittorio Emanuele II e della Bela Rosin, fondatore nel 1878 dell’azienda vitivinicola Casa E. di Mirafiore (che in futuro avrebbe preso il nome di Fontanafredda), personaggio eclettico, estroso e illuminato.